I frutti di bosco di provenienza
estera congelati o
surgelati consumati senza
essere stati bolliti per due
minuti sono stati considerati
dal ministero della Salute
«il maggior fattore di rischio
associato alle epidemia di
epatite A».
L'allarme partito dal Ministero
è rilanciato dalla Fipe,
la federazione italiana
pubblici esercizi aderente a
Confcommercio. Nella lettera
il Ministero scrive: «Alla
luce delle conoscenze attuali
l'impiego di frutti di
bosco surgelati/congelati
previo il solo decongelamento
è da ritenersi non sicuro.
Particolare attenzione
deve essere quindi posta, ad
esempio, alle guarnizioni di
dolci, yogurt, gelati e ai frullati
di frutta. Si raccomanda,
pertanto, di utilizzare
questi prodotti solo dopo
averli portati ad ebollizione
per almeno due minuti o di
aggiungerli esclusivamente
a preparazioni che saranno
sottoposte a un trattamento
termico almeno equivalente
».
Sottolinea il presidente
provinciale della Fipe Vincenza
Privitera: «Non si poteva
non rilanciare immediatamente
la richiesta di
collaborazione da parte del
Ministero in questa opera di
prevenzione importantissima
per la salute dei cittadini
e, in secondo luogo, anche a
tutela degli esercenti associati
che sono stati tempestivamente
informati».