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Il commercio si aggrappa ai saldi

Brocca (Federmoda): «Un 2013 da dimenticare»

Siracusa, 03/01/2014

La crisi morde e lo fa con grande voracità. I segni sono evidenti e ben visibili in ogni famiglia e nemmeno l'operazione-tredicesima (assai spesso "impegnata" molti mesi prima del suo incasso) è riuscita a ridare spinta ai consumi.

In questo quadro di difficoltà crescente pane da domani la stagione "ufficiale" dei saldi. In molti casi - sino a qualche anno fa era un'eccezione, adesso è diventata la regola - si tratta di una formalizzazione di una strategia di vendita che ha trovato nell'informatica e, soprattutto, nella telefonia mobile i nuovi canali di diffusione. Tra sms, e-mail e "alert" sull'esistenza delle promozioni, il primo sabato dell'anno come momento di avvio delle vendile a miglior condizione di realizzo rischia di essere solo... una data-simbolo.

Eppure i commerciami si aggrappano disperatamente a queste cinque lettere che, sino ad alcuni anni fa, erano il toccasana che consentiva di rimediare una stagione poco fortunata. «Oggi ovviamente le cose vanno diversamente - spiega Sebastiano Brocca, presidente provinciale di Federmoda - Confcommercio -. La situazione attuale è sotto gli occhi di tutti. Il 2013 che è appena andato via è stato quell'annus horribilis che in tanti ed a più livelli hanno descritto. Stiamo ancora elaborando le stime di dettaglio ma, grosso modo, possiamo direche rispetto allo stesso periodo dell'anno procedente - già assai poco esaltante - nel nostro settore, sul territorio, abbiamo constaiato un calo medio del 20-25%. Nel periodo natalizio abbiamo avuto modo di constatare, in alcune circostanze, qualche timido segnale se non di chiara ripresa quanto meno di un'auspicabile inversione di tendenza. Ovviamente è un periodo un po' particolare che risente di tanti fattori, non da ultimo il ricorso da parte di tanti a quelle nuove forme di promozione chiamate pre-sconti o programmi di fidelizzazione della clientela».

La soluzione potrebbe essere la liberalizzazione. «Penso ad un sistema - ha aggiunto Brocca - che non abbia più periodi fissi dell'anno nei quali effettuare le vendite promozionali, ma ad un "pacchetto" di giorni, una sessantina per anno, durante i quali il commerciante, previa comunicazione alle autorità comunali, possa gestire autonomamente le vendite promozionali. Ovviamente tutto ciò funziona se c'è anche un sistema di controlli adeguato, puntuale ed efficiente. L'auspicio - ha concluso il presidente provinciale di FederModa - Confcommercio - è che si riscopra il valore che il negozio di vicinato ha anche nel rivitalizzare lo stesso "tessuto" della città».

Non si lascia andare a previsioni ma, da navigato conoscitore delle dinamiche del commercio siracusano, si affida alle sue"sensazioni" ed ai primissimi dati già disponibili il presidente provinciale di Confesercenti Arturo Linguanti. «Per abbigliamento e calzature, i due settori cioè che normalmente beneficiano di più dell'effetto saldi, rispetto allo scorso anno è andato malissimo, si ipotizza che andrà ancora peggio. Si stima - ha aggiunto Linguanti - che il calo del volume di affari si aggraverà di un ulteriore 15% attestandosi così attorno al 40%. Un disastro!».

Ma ad inquietare il presidente provinciale di Confesercenti ci sono, oltre alle "sensazioni" su i saldi che scatteranno da domani altri "indicatori" emersi da alcune recenti classifiche. «Tra le province siamo tra i primissimi, se non i primi in senso assoluto, per le dichiarazioni di fallimento. Allo stesso modo ormai stabilmente negativo il saldo tra aziende "morte" e "nate" con un -327 (di tutti i settori) che dice chiaramente tutto.

Adesso si punta sui saldi - ha concluso Linguanti - che sono diventati l'ultimo ed unico sistema che i commercianti hanno per riuscire ad avere un po' di liquidità in mano, considerato anche che le banche a tempo hanno chiuso i rubinetti. I magazzini vanno "svuotati", ad ogni costo.

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