Porto grande, rilancio in tre punti. Pontili galleggianti durante i lavori | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Lunedì 20 Maggio 2024
NOTIZIE

Porto grande, rilancio in tre punti. Pontili galleggianti durante i lavori

Presentato il sindacato per le attività portuali

Siracusa, 15/02/2014

Parte già con un programma il nuovo sindacato "Attività portuali" aderente alla Confcommercio, presentato alla città ieri mattina negli uffici Ascom di via Laurana.

Sono stati tre i punti che il presidente della nuova sigla, Francesco Diana, ha sottoposto all'attenzione di Alessio Lo Giudice, assessore comunale ai Lavori pubblici: attivazione di un tavolo tecnico per fare il punto sul cammino verso la riqualificazione delle banchine del porto grande; istituzione della consulta comunale degli operatori portuali; impegno di Palazzo Vermexio e delle altre istituzioni pubbliche coinvolte a non interdire senza un'alternativa la banchina del Foro Italico nella sua totalità quando andranno a ricominciare i lavori di potenziamento logistico e strutturale, almeno per salvare la prossima stagione estiva.

In quest'ultimo caso, il sindacato - al quale aderiscono agenzie marittime, ormeggiatori, barcaioli, società antincendio e antinquinamento, società di servizi crocieristici - ha suggerito una soluzione tecnica nell'uso dei cosiddetti sea walk, pontili provvisori galleggianti.

Risposte subito in sintonia, da parte di Lo Giudice, riguardo alla calendarizzazione dei lavori del tavolo tecnico e al sostegno alla nascita della consulta, per la soddisfazione anche di Sandro Romano, presidente provinciale della Confcommercio, e di Tullio Nunzi, direttore nazionale per l'Ascom del comparto "Infrastrutture e trasporti".

Sul Foro Italico, l'assessore, alla garanzia di un crono-programma e di metodologie d'intervento che tendano ad arrecare il minor numero di disagi, compresa la possibilità di ricorrere ai sea walk, ha affiancato l'invito alla platea a ricordare comunque che si tratta di un'opera finanziata dall'Unione europea, e quindi con scadenze ben precise da rispettare, pena il ritiro dei fondi e quindi l'impossibilità di completare i lavori, con danni ben peggiori e duraturi, a quel punto, per il comparto, l'indotto e tutta l'economia territoriale.

   Seguici su Facebook