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Domenica 28 Aprile 2024
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Alessandria “sposerà” Siracusa

“Città simili per abitanti e superficie, contaminazione virtuosa di idee e prodotti”

12/08/2016

Il gemellaggio con Siracusa è più di un accordo, molto diverso da un cartello all'entrata della città. È far incrociare due mondi distanti oltre 1.400 chilometri andando alla ricerca dei punti in comune. Che, stranamente, esistono eccome: il cannolo (di Zoccola e siciliano), il cappello (Borsalino e la coppola), la storia dei grandi conquistatori (Napoleone e le colonie della Grecia). Le due città sono molto più vicine di quanto si pensi e la scoperta è di Confcommercio, che ha sottoscritto un documento per «contaminazioni virtuose». Inquinarsi, insomma. E farlo nel modo giusto, per ottenere dei risultati positivi.

Ma perché proprio la città a Sud Est della Sicilia? «Perché siamo simili - risponde Alice Pedrazzi, direttore Ascom Alessandria -, per numero di abitanti e superficie. E intendiamo sviluppare una collaborazione per una reciproca crescita. Sicilia e Piemonte riscoprono il proprio senso di appartenenza come valore e ricchezza per l'altro».

Il protocollo permetterà scambi che vanno dalla promozione alla comunicazione, fino ai progetti. Ad esempio, per quattro settimane Alessandria sarà un po' Siracusa e Siracusa conoscerà un po' Alessandria: la prima volta accadrà a fine novembre, quando i siciliani saranno ospiti qui (proprio nel periodo dei tartufi), poi Alessandria si farà conoscere al Sud a marzo, periodo in cui verrà pure presentato il progetto «Green Design», cioè quello dei vasi colorati che sono comparsi da qualche settimana in città (ogni via ha scelto un colore e il centro si sta animando, in totale sono oltre trecento) e che sarà «copiato» a Ortigia.

Il principio è questo: esportare idee e prodotti. «Ci saranno anche cene a tema - specifica Pedrazzi - grazie al coinvolgimento dei ristoratori che proporranno menù con prodotti tipici dei due territori, anche mescolati fra loro». In più, in alcune gastronomie spunteranno dei corner con specialità (noi spediremo: baci di Gallina, krumiri, bagna cauda, Giacometta, per citarne alcuni), «per andare a intercettare nuovi mercati» spiegano dall'Ascom.

«Studiando - concludono - esistono davvero numerosi punti di contatto tra le due realtà territoriali». Il riconoscimento Unesco è uno: da noi, il Monferrato e i suoi infernot, da loro la necropoli rupestre di Pantalica, la Val di Noto, l'Opera dei Pupi, la stessa città di Siracusa. Poi, il culto di Santa Lucia, che è la patrona della città siciliana e che ad Alessandria viene celebrata con i famosi lacabòn davanti alla piccola chiesa di via Milano.

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