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Parola d'ordine: destagionalizzare

Confcommercio e Confesercenti: «Vendere un prodotto integrato»

Siracusa, 16/12/2013

Una cosa è certa: per rilanciare il turismo in provincia bisogna svincolarsi dalla stagionalità. A rilevarlo sono gli albergatori e coloro che possiedono strutture extra-alberghiere associati alle categorie di Confesercenti e Confcommercio.

La differenza di percentuale tra presenze nell'alta stagione e nella bassa è elevata. Si passa dal tutto esaurito alla chiusura di alcuni alberghi in inverno. La strada da compiere per destagionalizzare l'offerta è ancora tanta. Nell'immaginario comune, il mare d'inverno è associato soprattutto a mete esotiche e alla portata di pochi, ma anche il mare aretuseo ha il suo appeal nei mesi freddi del calendario: per attrarre, si dovrebbe puntare su una logica di prodotto che integri arte, cultura, spettacoli e intrattenimento. Le presenze nel 2013 parlano chiaro, c'è stato un incremento, ma solo ad agosto, settembre e ottobre di circa il 10% rispetto al 2012. Le presenze a novembre segnano una piccola percentuale in aumento del 2%, dicembre - secondo le organizzazioni - sembrerebbe senza grandi variazioni rispetto all'anno scorso.

«Dati che non reputo positivi fino in fondo - dice Silvia Margherita, presidente di Assoturismo - è aumentata la percentuale di presenza, ma è diminuita la durata della vacanza. Infatti è inferiore rispetto a qualche anno fa. E ogni persona soggiorna per circa 3 o 4 giorni. Sempre più rari purtroppo i clienti che decidono di fermarsi nelle nostre strutture alberghiere per una settimana».

La Confcommercio rileva come l'incremento si concentri solo in estate e a scapito dei periodi invernali. «L'aumento più significativo si è verificato nei principali mesi estivi - afferma Sandro Romano, presidente provinciale di Confcommercio - questo spiega anche un fenomeno chiaro: i turisti hanno scelto la provincia aretusea anche a "causa" delle situazioni difficoltose nei Paesi dove l'immigrazione è stato un fenomeno dettato da problemi di natura sociale, economica e politica». Per le due confederazioni manca una pianificazione che porti i visitatori a conoscere i tesori del territorio.

«A dicembre l'incremento si è registrato solo nei giorni vicini alle festività dell'Immacolata e di Santa Lucia - continua Romano - ma è difficile tracciare un bilancio considerato che le prenotazioni dal 25 dicembre a San Silvestro sono in itinere». E' pur vero che per rilanciare il turismo destagionalizzato nel territorio siracusano ci sarebbe bisogno di una maggiore sinergia. Proprio per questo Margherita, tiene a precisare: «Non possiamo limitarci a aspettare che gli eventi o le idee arrivino dagli amministratori. Chi vive di turismo deve attivarsi per divenire il primo protagonista con le istituzioni. Bisogna pungolare di continuo chi può avviare eventi».

Romano ribadisce anche un altro aspetto della percentuale positiva registrata nei mesi estivi: «Ritengo che in estate la maggior presenza turistica sia dovuta anche alla concentrazione di sagre e possibilità di escursioni per la conoscenza del territorio».

Altro capitolo che riguarda il comparto alberghiero è stata l'entrata in vigore dell'imposta di soggiorno dal primo di dicembre. Per la presidente di Assoturismo non è penalizzante in quanto «i turisti sono abituati a pagare ovunque. L'imposizione non cambia la situazione degli albergatori, sia piccoli sia grandi».

Piuttosto Confcommercio "rimprovera" che la tassa di soggiorno sia stata introdotta in anticipo rispetto alle previsioni concordate: «Sarebbe stato più opportuno - dice Romano - posticipare l'imposta a gennaio. La tassa ha portato qualche piccola difficoltà agli operatori, che hanno dovuto pagare di tasca loro le somme di quei clienti che avevano prenotato prima dell'entrata in vigore del ticket».

Le confederazioni cominciano a guardare alle nuove prospettive per il rilancio del comparto turistico-alberghiero. La parola d'ordine sembra essere: «creazione di eventi anche d'inverno».

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