Regali di Natale sotto tono troppe tasse, consumi freddi | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
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Regali di Natale sotto tono troppe tasse, consumi freddi

Resistono alimentari e giocattoli, giù libri, abbigliamento e hi-tech

Siracusa, 12/12/2014

E' cominciata la corsa al regalo natalizio. Ma all'insegna del risparmio. I dati nazionali emersi dalle categorie dei commercianti e dall'Istat parlano chiaro: solo un italiano su due riuscirà ad arrivare a fine mese, mentre chi percepirà la tredicesima spenderà circa il 2,6% in più rispetto alla media, che è prevista in 125 euro a famiglia.

I regali per amici e parenti sono diventati un lusso per numerose famiglie siracusane che purtroppo in questo mese di dicembre devono fare i conti con tasse e balzelli di fine anno. E a ribadirlo sono proprio loro, gli aretusei che abbiamo incontrato in giro per la città e che abbiamo intervistato per scoprire come quest'anno intendono impiegare i risparmi per i doni da mettere sotto l'albero.

I più hanno confessato che spenderanno veramente pochino. Diciamo una media di 30 euro a testa. Una sparuta minoranza arriva anche a 150-200 euro per regali di peso e «di-cui-proprio-non-posso-fare-a-meo».

A ogni modo, quest'anno è proprio nera. L'imperativo è doni sì, ma solo ai familiari più stretti, e in particolar modo ai bambini. Anche a costo di rinunciare al regalo per sé. «I miei figli seppur piccoli - dice Luana Scalora - hanno le idee chiare sui giochi: un trenino merci e un vulcano con dinosauri. Per i costi? Si fa quel che si può per non scontentare i propri figli, si guardano le offerte sui volantini e su internet, anche se ho scoperto con grande sorpresa che l'acquisto on line non è sempre il più conveniente».

La voglia di regalo dunque oscura solo in parte la crisi. Le difficoltà economiche si fanno sentire, e la maggior parte della gente incrociata per le vie della città confessa che il budget è risicato e si fa quel che si può. «Essendo disoccupata - dice Donatella Genovese, madre di tre figli - è difficile trovare qualcosa di veramente carino che costi poco. Per fortuna i due "grandi" chiedono un'offerta in danaro. Il piccolo invece.. è piccolo. E non posso propro togliergli il gusto della sorpresa».

Quattro chiacchiere e siamo in grado di dipingere un quadro abbastanza preciso. Alcuni settori come editoria, abbigliamento tecnologia ed elettrodomestici vedranno un calo deciso delle vendite rispetto a dicembre 2013. Al contrario, alimentari e giocattoli subiranno un aumento, seppur lieve.

Ed è proprio verso i bambini che gli aretusei rivolgeranno le maggiori attenzioni. «Consideri che comprerò solo regali per una decina di piccoli - dice Alessandra Natoli- e spenderò in media dai 20 ai 40 euro, anche se è difficile resistere al sorriso di un nipotino che ti chiede un dono costoso».

La Confesercenti, per facilitare le vendite, ha una proposta anti-crisi che si ispira al modello americano Black Friday: anticipare i saldi.

«L'idea - dice il presidente provinciale Arturo Linguanti - sarebbe quella di far partire gli sconti dal 26 dicembre. Noi l'abbiamo gettata lì, ma ancora attendiamo la risposta dell'assessore regionale alle Attività produttive. Il trend è negativo e servirebbe più che altro una manovra nazionale per la liberalizzazione del commercio che consentirebbe agli esercenti di applicare gli sconti in caso di scorte in giacenza».

Un'esortazione ai siracusani viene da Sandro Romano, presidente provinciale di Confcommercio. «Considerato che viviamo un momento drammatico, - dice - invito gli aretusei a comprare nel negozi sotto casa, perché garantiscono assistenza post vendita e perché così facendo almeno i soldi restano nel territorio».

«Che dire? Speriamo bene. Ormai è un mantra. L'uscita dal tunnel è ancora lontana e tutti i reparti di vendita hanno subìto bruschi cali. Persino i negozi di giocattoli hanno già attivato la campagna sconti. Una cosa impensabile fino a qualche anno addietro».

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