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Siracusa, suolo pubblico: Confcommercio minaccia class action

Il Comune: "Non si può bloccare la scadenza del 31 maggio, ma si potrà procedere ad eventuali rimborsi e conguagli"

Siracusa, 23/05/2019

Annullamento in via urgente delle notifiche già inviate dal Comune di Siracusa sulla tassazione del suolo pubblico.

Questa la richiesta che la Confcommercio chiede nuovamente all'amministrazione dopo la votazione contraria del consiglio comunale.

L'associazione di categoria ritiene sia indispensabile procedere al più presto a un confronto tra amministrazione e operatori commerciali per poter rappresentare le istanze della categoria.

«Se questa risposta tarderà ad arrivare - si legge nella nota - potrebbe partire una class action immediata contro il Comune, tante e tali sono state le richieste pervenute da parte degli operatori».

Intanto arriva la comunicazione ufficiale del Comune: «L'ordine del giorno del consiglio comunale sulla revoca delle nuove tariffe Cosap - scrive 'assessore al Bilancio, Nicola Lo Iacono - non poteva bloccare il pagamento della prima rata con scadenza 31 maggio ma è intenzione dell'Amministrazione rispettare la decisione assembleare e di tenere nella giusta considerazione gli emendamenti che saranno presentati in sede di discussione del bilancio di previsione 2019. Il pagamento della prima rata della Cosap - aggiunge - non significa che sono confermati gli aumenti, perché l'importo finale sarà stabilito dal bilancio votato in via definitiva dal consiglio comunale e si potrà procedere ai rimborsi e ai conguagli in occasione delle rate successive».

«L'aumento delle tariffe sull'occupazione del suolo pubblico - tiene a precisare l'assessore Lo Iacono - non risponde ad alcuna logica vessatoria ma è il frutto dei rilievi mossi dalla Corte dei conti. Su questa base abbiamo perfezionato una proposta di bilancio la cui adozione da parte della Giunta consente, per la prima volta dopo molti anni, di mettere in campo un'attività di programmazione che porterà investimenti, come nel caso del 'bando periferie', e dunque opportunità di crescita. Fermare adesso questo percorso, rimettendo mano al bilancio, significherebbe danneggiare la città».

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