Antonino Battaglia, il barista colpito domenica scorsa da un colpo di pistola sparato da un quindicenne, non ce l'ha fatta. Per la Fipe gli esercenti sono troppo spesso lasciati al loro destino.
La Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, l'associazione di riferimento del settore, è simbolicamente in lutto per la morte di Antonino Battaglia, il barista di Taurianova (Reggio Calabria) colpito domenica scorsa con un colpo di pistola da parte di un quindicenne. La notizia del decesso è stata appresa con commozione e sconcerto dai vertici federali, soprattutto per le modalità con cui si sono svolti i fatti. "Gli esercenti - è il commento condiviso in Fipe - sono troppo spesso lasciati al loro destino. Si trovano in mezzo alla piazza e sono esposti a mille pericoli. Sono coloro che contribuiscono a dare sicurezza alla cittadinanza con le loro insegne, la loro presenza e l'alto senso di responsabilità civile, ma non sempre ricevono lo stesso tipo di attenzione da parte di chi dovrebbe vigilare soprattutto nelle zone più a rischio". Fipe si stringe in un abbraccio ideale attorno alla famiglia di Antonino e si dice fortemente preoccupata per lo stato di degrado civile che ha portato un minorenne a compiere un gesto così drastico e drammatico.
Secondo le notizie pubblicate, il giovane reo confesso risulterebbe appartenere ad una famiglia vicina ad uno dei clan taurianovesi e avrebbe fatto fuoco contro il barista ventisettenne per un debito di 21 euro.