Sperimentare innovativi percorsi condivisi ed unitari in maniera tale da mettere in campo una forza che consenta di andare oltre la crisi. E` l`iniziativa alla quale sta lavorando la Confcommercio Siracusa che, sul modello e sull`abbrivio di quanto si sta facendo a livello nazionale, ha rilanciato su base territoriale l`iniziativa di un accordo operativo con le altre organizzazioni del commercio e dell`artigianato.
In tal senso ieri il direttore generale di Confcommercio Siracusa Carlo Castelluccio ha inviato una lettera ai colleghi delle unità territoriali di Confesercenti, Cna, Confartigianato e Casartigiani invitando «ad aprire una nuova fase in cui il lavorare insieme assuma forme operative stabili e contenuti programmatici più impegnativi, in attesa che in campo nazionale si definiscano i programmi futuri».
L`idea di stringere anche a Siracusa un patto a cinque, sul modello proprio di ciò che il 10 maggio prossimo accadrà a livello nazionale con la firma dell`accordo operativo nel corso di una manifestazione all`Auditorium della musica a Roma, è nata dalla constatazione che la dimensione della crisi da una parte e le sfide sempre più «globalizzate» dall`altra ormai impongono di superare egoismi e campanilismi per dare spazio a strategie di ampio respiro e di mettere in campo programmi nei quali l`apporto di idee, progetti e strategie di ciascuno si amalgamino, quando non si fondano, in iniziative unitarie e stabili.
«L`idea di fondo - ha spiegato il direttore generale di Confcommercio Carlo Castelluccio che ha trovato nel presidente dell`Unione Roberto Mazza il primo sostenitore di questa iniziativa - è che anche a Siracusa i «piccoli» uniti pesino per il loro effettivo valore economico, per nulla marginale, e vengano ascoltati dalle Istituzioni locali non come «complementari» a cui sottoporre iniziative già discusse o stabilite».
Il prossimo passo lungo questo percorso di collaborazione, che punta a superare decenni di storia separata, potrebbe essere rappresentato da un primo incontro operativo nel quale avviare materialmente la fase progettuale di questo progetto che, in una fase storica segnata da divisioni e frammentazioni ad ogni livello, si muove in controtendenza puntando a valorizzare ciò che unisce piuttosto ciò che divide.