Confcommercio: “la riduzione delle camere di commercio anticipata in Sicilia” | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Giovedì 21 Novembre 2024
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Confcommercio: “la riduzione delle camere di commercio anticipata in Sicilia”

Catania, 07/11/2016

«La riduzione delle Camere di Commercio voluta dal governo Renzi è stata anticipata nella regione Sicilia dagli accorpamenti volontari che hanno determinato, tra l'altro, l'istituzione della Camera di Commercio di Catania, Siracusa, Ragusa, asseverata da un apposito decreto ministeriale. L'assegnazione dei seggi ha decretato vincitori e vinti: la cordata di Confcommercio e quella, in passato, legata a Confindustria. I perdenti hanno pensato bene di fare saltare il banco. La notizia di oggi è che entro sabato di questa settimana l'assessore regionale Mariella Lo Bello dovrebbe procedere alla composizione della nuova Camera di Commercio del Sud Est. Rassicurazioni sono arrivate addirittura dalla Cina dove l'assessore si trova in missione, con la firma del Presidente della Regione Crocetta».

A comunicare la notizia sono state stamattina la Confcommercio e le associazioni di categoria appartenenti alla cordata (Confcommercio Siracusa e Ragusa; Confesercenti Catania e Ragusa; CIDEC Catania e Siracusa; FIARCOM; FAI Conftrasporto; ASSOTIR; SILT; ANCOTUS; Casartigiani Catania, Siracusa e Ragusa; Fedarcom; Fiarcom; CIA Catania; Coldiretti Catania, Confagricoltura Catania; UNSIC Catania), tutte rappresentate dai loro presidenti e direttori.

«Un percorso farraginoso - continua la nota - quello della costituzione della Super Camera che dovrebbe vedere insieme l'accorparmento delle Camere di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa, ostacolato in tutti questi mesi da mille ingerenze, anche da parte della politica, come l'ultima che arriva dalla senatrice di Forza Italia Paola Pelino, volutamente «disinformata».

«Le comunicazioni arrivate alla Pelino sono false -, afferma la cordata di Confcommercio -, ma la senatrice, sulla base di queste informazioni, ha fatto delle proposte che ha girato al Governo, tra cui, la più pericolosa, quella di poter interrompere l'accorpamento in caso in cui questo non si sia già consumato all'atto dell'emanazione del decreto Madia, e almeno una delle Camere di Commercio interessate all'accorpamento abbia deliberato di recedere dall'accorpamento stesso».

Guarda caso, proprio la Camera di Commercio di Siracusa, di cui era presidente Ivan Lo Bello, nell'utlima seduta utile (il consiglio sarebbe scaduto il giorno dopo) ritrattando ciò che aveva deliberato precedentemente l'accorpamento con Catania e Ragusa, fa marcia indietro e si dichiara non più favorevole all'accorpamento, millantando che anche la camera di commercio di Ragusa avesse fatto altrettanto. Cosa non vera e più volte smentita dai fatti».

«C'è da chiedersi - continua Confcommercio - come mai una senatrice, che è anche imprenditrice di un industria dolciaria a Sulmona, si interessi, ancorchè sollecitata in materia distorta da quella cordata perdente, ad una vicenda tutta siciliana. Ci sembra l'ultimo atto, l'estremo tentativo, coinvolgendo la politica, di annullare l'accorpamento con la speranza che le lungaggini burocratiche della Regione Sicilia siano tali da poter determinare l'uscita del decreto Madia prima che si insedi la Super Camera. Peccato che sia il governatore Crocetta che l'assessore Mariella Lo Bello ci abbiano dato rassicurazioni che il decreto di nomina del consiglio camerale della Camera del Sud Est arriverà in settimana».

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