Confcommercio Siracusa e Assoporto Augusta un patto per lo sviluppo | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Mercoledì 3 Luglio 2024
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Confcommercio Siracusa e Assoporto Augusta un patto per lo sviluppo

15/12/2016

Unire le forze di tutti gli operatori portuali sul territorio provinciale per un piano comune che possa mettere in primo piano le potenzialità della portualità della Sicilia Orientale. Questo in estrema sintesi l'impegno assunto durante la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sede siracusana di Confcommercio. Hanno partecipato il Sindacato Attività Portuali di Confcommercio rappresentato da Francesco Diana e Assoporto Augusta con una delegazione del consiglio direttivo al seguito della presidente Marina Noè.
A fare gli onori di casa il direttore di Confcommercio Francesco Alfieri che ha introdotto il tema ai numerosi rappresentanti della stampa locale. «E' un motivo di grande orgoglio - ha affermato Alfieri - l'ingresso di Assoporto Augusta in Confcommercio. Un momento di grande importanza ,perchè rappresentiamo, tra Augusta e Siracusa, quasi tutti gli operatori portuali. Oggi siamo qui per proporre delle soluzioni». Partendo dall'analisi delle condizioni delle infrastrutture portuali e nell'ottica di un dialogo costruttivo tra tutti i soggetti interessati, il sindacato Attività Portuali, costituito da operatori portuali attivi nel porto di Siracusa, chiede al Sindaco di Siracusa «l'istituzione di una consulta comunale sulle tematiche portuali.

La consulta dovrebbe avere carattere permanente e annoverare tra i componenti il Comandante del Porto di Siracusa, i rappresentanti degli operatori marittimi, le principali cariche del Comune e un rappresentante della Regione, quale potrebbe essere il dirigente del demanio regionale». Con quest'appello ha esordito Francesco Diana, presidente del Sindacato Attività Portuali di Confcommercio che ha continuato :«Il porto non è un'infrastruttura che vive da sola, bensì è da considerarsi un organismo vivente che ha bisogno di tutti gli organi vitali e questi devono essere messi in grado di coordinarsi tra loro . Finora il porto ha beneficiato solo degli enormi sforzi profusi dall'autorità marittima e dagli operatori portuali.
Tuttavia, la sua vita futura non può essere ancora affidata a queste forme di eroismo. Le navi da crociera, quelle grandi, quelle capaci di lasciare nell'indotto e nell'economia della città fino a 200.000 euro a toccata, non possono arrivare se non opportunamente supportate da una rete infrastrutturale degna di questo nome e da una serie di azioni di marketing mirate e congiunte. La Consulta rappresenterebbe il luogo ideale di confronto tra gli esperti del settore marittimo, per questo chiedo al Comune, in qualità di presidente del Sindacato Attività Portuali - ha concluso Diana - di riprendere, senza ulteriore indugio, il suo iter d'istituzione, inspiegabilmente interrotto nel 2014».

Per Marina Noè, neo presidente Assoporto, circa 30 imprese portuali, con oltre mille addetti e un fatturato di oltre 50 milioni di euro, si presenta una sfida impegnativa, raccogliere le numerose istanze e portarle a un tavolo di concertazione con Nuova autorità di sistema e ministero delle Infrastrutture. «In questo mandato assegnatomi dall'assemblea, cui va il mio ringraziamento, - ha detto Marina Noè - dovremo trovare la forza, il coraggio e la passione per annientare la rassegnazione e rilanciare il nostro ruolo di ambasciatori di sviluppo e sentinelle di buon governo.
Abbiamo l'intenzione di stimolare un dibattito con le istituzioni locali e nazionali. Non abbiamo nessuna intenzione di sottacere le nostre istanze - ha continuato l'imprenditrice augustana - per ottenere un modo di lavorare più propositivo per le aziende del territorio che gravitano attorno al porto di Augusta. Finché la Port Authority non avrà la presidenza, abbiamo il dovere di parlare direttamente col Ministro delle Infrastrutture, Graziano Del Rio, sul futuro della nuova autorità Augusta Catania, due porti, un'unica entità. La nostra è un'associazione senza fini di lucro, la cui attività è e dovrà continuare a essere di promozione e tutela del nostro porto e di tutte le attività che vi si svolgono».

Per lo scalo Megarese , in vista del prossimo accorpamento, sotto un'unica Autorità Portuale dei porti di Augusta e Catania, per attrarre investimenti e per facilitare la creazione di posti di lavoro, sarebbe fondamentale chiedere con forza una soluzione alternativa al punto di sbarco per i migranti. La presidente di Assoporto , come portavoce di tutti i suoi associati, chiede al Governo di prendere in considerazione altri approdi, come, per esempio, quello di Corigliano Calabro o come i pontili Nato e della base di MariSicilia della Marina Militare ad Augusta«. Il messaggio è stato lanciato, la conferenza stampa congiunta di oggi certifica una particolare attenzione del comparto portuale aretuseo/megarese, adesso spetta ai protagonisti istituzionali accogliere il guanto di sfida per indirizzare gli sforzi verso un'unica direzione e non più in ordine sparso come spesso è accaduto nel passato.

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