L`acqua come tema dominante;
il gioco di squadra come strategia.
Si fa più deciso il cammino
verso un traguardo ambizioso:
Siracusa e tutti gli altri siti del
sud-est siciliano fregiati
dall`Unesco candidati a capitale
europea della cultura nel 2019.
Il consiglio comunale, mesi addietro,
aveva già approvato un
atto di indirizzo di questo tipo,
ma nasceva da una proposta
formulata dalla Confcommercio
provinciale che contemplava
la candidatura del solo capoluogo.
L`assessore comunale alla
Cultura Mariella Muti ha coordinato
ieri mattina un vertice
«ricognitivo» negli spazi di Sala
Archimede: fra i soggetti interessati
che hanno risposto, il
Comune di Palazzolo Acreide,
col vicesindaco Paolo Sandalo;
la Sovrintendenza ai Beni culturali,
con Nuccia Alota che cura
le relazioni esterne; l`associazione
culturale «Amici dell`Inda»,
col presidente Enrico Di Luciano,
ed ancora delegazioni
dei Comuni di Scicli e Modica e
docenti dell`Accademia di Belle
Arti di Catania, messasi a disposizione
per la creazione del logo.
La scelta - comunque ancora
da discutere approfonditamente
- di puntare sull`acqua come
filo conduttore della candidatura
in seno all`Unione europea
affonda le sue radici sia nel mito
greco - Alfeo e Aretusa, ma anche
i Ciclopi richiamati alla memoria
da faraglioni e falesie del
basso Jonio - sia nella civiltà
contadina degli Iblei, sviluppatasi
grazie alla presenza preziosa
di fiumi e torrenti come l`Irmino
e il Calcinara.
«Ma anche perché - ha commentato
la Muti - è sulla gestione
delle risorse idriche che dovranno
mettersi d`accordo i popoli
in futuro, per evitare nuove
guerre».
Adesso le parti lavorano a
una nuova riunione, per i primi
di ottobre presso il foyer del teatro
«Bellini» di Catania, stavolta
di più ampio respiro, con la presenza
degli assessori regionali
ai Beni culturali e al Turismo, e
ancora di sindaci, dei presidenti
delle Province di Catania, Siracusa
e Ragusa e dei consorzi
Asi, rappresentanti dei club service
e delle associazioni benemerite
di tutela del patrimonio
artistico e naturale. Si discuterà
anche dell`opportunità o meno
di nominare un direttore artistico.
«È importante - ha affermato
la Muti - che entro la fine di
ottobre siano pronti almeno il
report dei dati turistici degli ultimi
anni e i progetti portanti
del nostro programma unitario
».
Sandro Romano, presidente
provinciale della Confcommercio,
nonostante il parziale smarcamento
dell`idea attuale dalle
intenzioni originarie
dell`Ascom, ha inviato segnali
di apertura e cooperazione. «Mi
auguro - ha detto - che il lavoro
messo in pista dia presto i suoi
frutti. Fondamentale è non perdere
di vista il fine di conferire
al territorio aretuseo crescita e
sviluppo economico».