Sviluppo del commercio territoriale
e tutela dei consumatori come
due traiettorie convergenti.
Il solco lo hanno tracciato insieme
Luigi Giarratana e Sandro
Romano, presidenti provinciali
rispettivamente dell`Unione nazione
consumatori e della Confcommercio,
sottoscrivendo un
protocollo d`intesa tra le due
parti presentato ieri mattina nella
sede dell`Unc.
Un`intesa - che
si allinea con l`accordo nazionale
raggiunto dai due soggetti -
dalla quale scaturirà principalmente
l`istituzione di un ufficio
di conciliazione per qualunque
controversia tra l`utenza e le società
commerciali dell`Ascom
aderenti al patto, alle quali verrà
consegnato un logo adesivo da
affiggere nei locali in cui avvengono
le attività per rendere pubblica
la partecipazione al protocollo.
Ed ancora, le stesse attività
commerciali coinvolte si sottoporranno
con trasparenza al
controllo e al monitoraggio dei
prezzi da parte dell`Unione. Ultima
ma non ultima, la «Carta dei
Servizi» alla cui redazione lavorano
gli esperti delle due associazioni:
sarà uno strumento in
più nell`individuazione e nella
consequenziale promozione di
strategie volte a innalzare la
soddisfazione dell`utenza.
«Dobbiamo remare tutti nella
stessa direzione - ha commentato
Giarratana -, altrimenti resteremo
impantanati in una crisi
che ci travolgerà, colpendo non
soltanto consumatori e lavoratori,
ma tutta la comunità».
Non a caso, Romano crede
nella concretizzazione di una
quarta chiave di lettura dell`ac -
cordo, e cioè «l`invito ai consumatori
a lasciare le proprie risorse
nello stesso territorio di appartenenza,
una sorta di operazione
«Compra siracusano». Nel
mondo uniformato non accade
più che le merci di tendenza raggiungono
il nostro territorio diversi
anni dopo aver toccato le
piazze metropolitane. Non v`è
alcun motivo, dunque - ha chiuso
il presidente dell`Ascom -, di
alimentare l`abitudine delle trasferte
per shopping».