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Garozzo e Reale tirano fuori le sciabole

«Salta» il faccia a faccia (l`unico in programma) previsto per oggi. Domani arriva Epifani

Siracusa, 19/06/2013

L`avvio del turno supplementare della campagna elettorale era stato decisamente all`insegna del fair play: da una parte e dall`altra tra Giancarlo Garozzo, candidato sindaco di Centrosinistra, ed Ezechia Paolo Reale, competitor alla guida di una coalizione di sole liste civiche, erano stati elogi per la correttezza e la compostezza.

Mentre si attendeva Renzi, ed invece domani alle 20 arriva il segretario del Pd Guglielmo Epifani (atteso per un comizio nella frazione di Belvedere con il presidente della Regione Crocetta), i giorni per il ballottaggio sono quasi scaduti ed il fioretto è stato sostituito dalla sciabola.

Una frase dell`avv. Reale sullo scioglimento per mafia del consiglio comunale di Augusta, Comune con dieci anni di amministrazione Pd, ha fatto scattare la reazione di Garozzo che chiede le scuse e ha già fatto saltare l`unico faccia a faccia che era stato fissato per domani.

«Sarebbe facile - scrive Garozzo - scendere ai livelli di Ezechia Paolo Reale e infangare gli avversari, ma non siamo abituati a utilizzare questi metodi. Le accuse di contiguità con la mafia sono di una gravità inaudita e squalificano il mio avversario umanamente e politicamente. Se Reale vuole dimostrarsi un candidato degno di amministrare Siracusa, capace di confrontarsi civilmente con i suoi avversari, pretendo che si scusi pubblicamente. Essere accostati ad una organizzazione criminale, responsabile dei peggiori attentati alla democrazia e alla libertà di questo Paese è un fatto gravissimo. Non avendo intenzione di sedere allo stesso tavolo con chi si rende responsabile di tali dichiarazioni, in assenza di pubbliche scuse e di pubbliche ritrattazioni, saremo costretti a non partecipare al confronto».

Giancarlo Garozzo parte quindi all`attacco. «La mia esperienza politica è stata all`insegna delle battaglie per la legalità e per i più deboli, mentre Reale sedeva su una comoda poltrona dell`assessorato, pianificava il Prg che ha permesso la distruzione di Siracusa. Reale è uno dei responsabili e dei protagonisti delle passate amministrazioni e ora vuole far credere di essere altro. Attaccare come ha fatto ieri, paragonandomi a un burattino manovrato da Gino Foti è molto offensivo, e non certo per l`accostamento a Foti, ma perché io, a differenza dell`avvocato Reale, non sono manovrabile. Accanirsi contro quattro ultraottantenni, di cui uno in precarie condizioni di salute - continua Garozzo - è squallido e richiama atteggiamenti squadristi per nulla vicini a quella matrice cattolica sbandierata dai Vinciullo e dai Mangiafico ».

Il candidato a sindaco del centro sinistra spiega che «la nostra coalizione, a differenza della loro, non ha fatto apparentamenti. La mia giunta sarà libera e svincolata dalle logiche del potere. Da parte mia posso garantire che non ci sono accordi e che non ho alcuna intenzione di distribuire poltrone di sottogoverno a chi ha avuto responsabilità nelle precedenti amministrazioni».

Immediata la replica di Ezechia Paolo Reale: «Prendo atto della scelta del candidato a sindaco Giancarlo Garozzo di volersi sottrarre al confronto nel salone Borsellino di palazzo Vermexio. Nulla da aggiungere rispetto a quanto riferito in occasione della convention alla sala Randone se non ribadire che ad Augusta sono state accertate forme di ingerenza della criminalità organizzata che hanno esposto l'amministrazione locale a guida Pd a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialità dell'attività comunale, come specificato nel decreto di scioglimento del consiglio comunale emesso nel marzo scorso dal presidente della Repubblica su indicazione del ministro dell`Interno».

Reale specifica che «nelle mie affermazioni non ho nulla di personale riferibile ovviamente a Giancarlo Garozzo né ai tanti militanti e dirigenti del Pd che perseguono il bene comune e che certamente sono tra i primi ad interrogarsi sul significato di un fatto oggettivo così grave come lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale di un`importante città della nostra provincia».

Rincara la dose l`on. Sofia Amoddio del Pd: «Le dichiarazioni di Paolo Reale sulla contiguità tra Pd e mafia sono gravissime ed inqualificabili. Accusare di contiguità con la mafia un partito a causa delle vicende giudiziarie sul comune di Augusta è una scorrettezza non degna di un uomo conoscitore del diritto. L`avvocato Reale dovrebbe conoscere bene la differenza tra un`accusa e una condanna, del resto mi sembra che faccia proprio questa distinzione quando cita il caso Lopes, candidato nella lista Mangiafico ed appena arrestato. Sono certa che i cittadini siracusani sceglieranno il sindaco affidandosi a chi offre maggiori garanzie di realizzare una linea di discontinuità con chi ha amministrato negli ultimi quindici anni e tra questi Reale non può tirarsi fuori».

Il presidente di Confcommercio Sandro Romano sottolinea che al di là dei due candidati «abbiamo il dovere di votare e dobbiamo operare il nostro diritto fino in fondo scegliendo un gruppo di uomini che possa al meglio rappresentare le nostre istanze ed il bene collettivo per far proliferare una terra che ha tanto bisogno di professionalità, coerenza e amore. Noi continueremo, per il prossimo futuro, a svolgere il nostro lavoro di monitoraggio e a tutelare i piccoli e i medi imprenditori che risultano essere il volano economico dell`intera nazione e auspichiamo che chiunque sia il sindaco eletto apra un dialogo serio e qualificante con le parti sociali del territorio creando uno sviluppo concertato. In tempi non sospetti abbiamo redatto un programma in 10 punti che, secondo il nostro modesto punto di vista, può essere una base programmatica da cui partire per ricominciare a dare respiro a questa città».

A riportare l`attenzione sul risultato del primo turno Gianluca Scrofani, portavoce di Siracusa Democratica, ha rimarcato l`otti - mo risultato ottenuto dalla sua lista: «Con 4.101 voti pari al 6,86 per cento di preferenze, la nostra lista ha ottenuto un risultato ina- spettato che ci riempie di orgo- glio, una risposta della gente che ci ha sorpreso positivamente e per la quale ringraziamo quanti han- no creduto nel nostro impegno che mettiamo a disposizione della città. Adesso dobbiamo strutturare il nostro progetto. Ringraziamo quanti stanno credendo nel nostro progetto e nella nostra passione come Gianni Briante».

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