Saldi, vendite in forte calo Brocca: «La crisi è evidente» | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Mercoledì 3 Luglio 2024
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Saldi, vendite in forte calo Brocca: «La crisi è evidente»

CONFCOMMERCIO. Il presidente di Federmoda: «Preoccupano di più le chiusure delle attività»

Siracusa, 29/07/2012

Oltre il 13 per ccnto in meno di vendite in città nel settore abbigliamento e calzature, un trend negativo che però non scoraggia i commercianti. A tre settimane dall'avvio dei saldi si fanno i primi bilanci anche se, la speranza di una ripresa dei consumi, resta alta. A rendere ufficiali i dati è il presidente provinciale di «Federmoda, Sebastiano Brocca, l'associazione affiliata a Confcommercio, che nel confermare il periodo di crisi, sottolinea che l'applicazione degli sconti è mediamente del 40 per cento, doè chi applica il 30 e chi il 50, con un decremento di vendite che non si discosta molto dall'anno precedente e dal dato nazionale. «La crisi è evidente - afferma Brocca -ma non vogliamo perdere di vista l'ottimismo e sperare che la ripresa dei consumi arrivi al più presto. Voglio inoltre precisare che i dati registrali sul territorio attestano gli sconti su una media dd 40 per cento, dunque nessuna vendita sotto costo o svendite fallimentari, e che il calo degli affari e pari al 13 per cento, in linea con il dato nazionale. Questo non significa che il territorio non vive un momento di difficoltà ma sicuramente cerca di resistere e difendersi dal particolare momento. I settori commerciali sono lutti in grande difficoltà con la lieve eccezione dell'abbigliamento per uomo che resiste meglio di quello per donna. I commercianti con una tradizione storica sul territorio sono forse quelli che affrontano meglio la crisi». Più allarmante è invece l'accumulo delle cessazioni di attività Secondo una statistica sono, infatti, circa il 20 per cento le attività che hanno chiuso i battenti. «È un fenomeno in crescita -aggiunge Brocca-che non si riesce ad arginare. Le molte attività che negli ultimi mesi hanno chiuso, fra cui molli dei nostri associati, sono il risultato di facili aperture o di commercianti che non hanno una tradizione o un marchio nel settore e dunque destinati a durare solo qualche anno. Negli ultimi periodi si è riscontrato un diverso approccio al consumo. Si tende infatti a spendere bene puntando alla qualità e per questo a rivolgersi a chi ha più esperienza nel settore moda e calzature e garantisce garanzia ed assistenza anche dopo la vendila».

Oltre il 13 per ccnto in meno di vendite in città nel settore abbigliamento e calzature un trend negativo che però non scoraggia i commercianti. A tre settimane dall'avvio dei saldi si fanno i primi bilanci anche se la speranza di una ripresa dei consumi resta alta. A rendere ufficiali i dati è il presidente provinciale di «Federmoda Sebastiano Brocca l'associazione affiliata a Confcommercio che nel confermare il periodo di crisi sottolinea che l'applicazione degli sconti è mediamente del 40 per cento doè chi applica il 30 e chi il 50 con un decremento di vendite che non si discosta molto dall'anno precedente e dal dato nazionale. «La crisi è evidente - afferma Brocca -ma non vogliamo perdere di vista l'ottimismo e sperare che la ripresa dei consumi arrivi al più presto. Voglio inoltre precisare che i dati registrali sul territorio attestano gli sconti su una media dd 40 per cento dunque nessuna vendita sotto costo o svendite fallimentari e che il calo degli affari e pari al 13 per cento in linea con il dato nazionale. Questo non significa che il territorio non vive un momento di difficoltà ma sicuramente cerca di resistere e difendersi dal particolare momento. I settori commerciali sono lutti in grande difficoltà con la lieve eccezione dell'abbigliamento per uomo che resiste meglio di quello per donna. I commercianti con una tradizione storica sul territorio sono forse quelli che affrontano meglio la crisi». Più allarmante è invece l'accumulo delle cessazioni di attività Secondo una statistica sono infatti circa il 20 per cento le attività che hanno chiuso i battenti. «È un fenomeno in crescita -aggiunge Brocca-che non si riesce ad arginare. Le molte attività che negli ultimi mesi hanno chiuso fra cui molli dei nostri associati sono il risultato di facili aperture o di commercianti che non hanno una tradizione o un marchio nel settore e dunque destinati a durare solo qualche anno. Negli ultimi periodi si è riscontrato un diverso approccio al consumo. Si tende infatti a spendere bene puntando alla qualità e per questo a rivolgersi a chi ha più esperienza nel settore moda e calzature e garantisce garanzia ed assistenza anche dopo la vendila».
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