Saldi, Romano: crollo del 30 per cento | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Mercoledì 3 Luglio 2024
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Saldi, Romano: crollo del 30 per cento

CONFCOMMERCiO. Sono pessimi i dati sui consumi in provincia. L'allarme del presidente dell'associazione: «Molte attività pronte a chiudere»

Siracusa, 20/08/2012

Un crollo del 20 per cento in tutti i settori. Sono dati preoccupanti quelli emersi dal volume d'affari delle attività commerciali della provincia. A lanciare l'allarme è il presidente provinciale della Con-fcommercio, Sandro Romano, che spiega come "neanche il periodo dei saldi è riuscito a risollevare le sorti di molte categorie". La stagione estiva è ormai quasi terminata e il bilancio del presidente provinciale della Confcommercio è tutt"altro che roseo. Di fatto, nessun settore è riuscito a salvarsi da crolli anche ingenti. A cominciare dal settore alberghiero. «Abbiamo registrato un 25 per cento in meno per quanto riguarda i pernottamenti - sostiene Romano -. Sono riuscite a "tenere" solo zone come Marzamemi e Noto mentre i crolli più vertiginosi si sono verificati in città. A soffrire di più sono i b&b. soprattutto nel centro storico di Ortigia». I saldi, almeno queste erano le speranze, avrebbero dovuto alleviare questa crisi ma nei fatti non è stato cosi perchè, causa proprio la recessione economica, c'è stato un forte calo dei consumi «Abbiamo registrato un 30 per cento in meno del volume d'affari -ha aggiunto il presidente provinciale della Confcommercio -. Forti decrementi ci sono stati in tutti i settori, dall'abbigliamento, alle gioiellerie ai negozi di elettrodomestici e telefonia. I negozi riescono a vendere solo attraverso le offerte». E luglio e agosto, proprio i mesi In cui si effettuano i saldi, hanno confermato il trend negativo. «C'è stato un forte calo anche nelle vendite dei negozi di fascia alta - continua Romano -, questo succede per le minori presenze di turisti e anche per la scelta di tanti siracusani residenti soprattutto all'estero che quest'anno non sono tornati in città per le vacanze». In questo quadro desolante non si salva il settore della ristorazione che «solo la settimana di Ferragosto ha "respirato" ma che per tutta l'estate è stato in forte crisi". «Non è di certo un caso - dice Romano - se nel centro storico ci sono molte attività in crisi e che a settembre rischiano seriamente di chiudere. I dati sono tutti molto preoccupanti e la situazione potrebbe anche peggiorare, soprattutto nei caso in cui le amministrazioni non dovessero riuscire a garantire le tredicesime».

Un crollo del 20 per cento in tutti i settori. Sono dati preoccupanti quelli emersi dal volume d'affari delle attività commerciali della provincia. A lanciare l'allarme è il presidente provinciale della Con-fcommercio Sandro Romano che spiega come "neanche il periodo dei saldi è riuscito a risollevare le sorti di molte categorie". La stagione estiva è ormai quasi terminata e il bilancio del presidente provinciale della Confcommercio è tutt"altro che roseo. Di fatto nessun settore è riuscito a salvarsi da crolli anche ingenti. A cominciare dal settore alberghiero. «Abbiamo registrato un 25 per cento in meno per quanto riguarda i pernottamenti - sostiene Romano -. Sono riuscite a "tenere" solo zone come Marzamemi e Noto mentre i crolli più vertiginosi si sono verificati in città. A soffrire di più sono i b&b. soprattutto nel centro storico di Ortigia». I saldi almeno queste erano le speranze avrebbero dovuto alleviare questa crisi ma nei fatti non è stato cosi perchè causa proprio la recessione economica c'è stato un forte calo dei consumi «Abbiamo registrato un 30 per cento in meno del volume d'affari -ha aggiunto il presidente provinciale della Confcommercio -. Forti decrementi ci sono stati in tutti i settori dall'abbigliamento alle gioiellerie ai negozi di elettrodomestici e telefonia. I negozi riescono a vendere solo attraverso le offerte». E luglio e agosto proprio i mesi In cui si effettuano i saldi hanno confermato il trend negativo. «C'è stato un forte calo anche nelle vendite dei negozi di fascia alta - continua Romano - questo succede per le minori presenze di turisti e anche per la scelta di tanti siracusani residenti soprattutto all'estero che quest'anno non sono tornati in città per le vacanze». In questo quadro desolante non si salva il settore della ristorazione che «solo la settimana di Ferragosto ha "respirato" ma che per tutta l'estate è stato in forte crisi". «Non è di certo un caso - dice Romano - se nel centro storico ci sono molte attività in crisi e che a settembre rischiano seriamente di chiudere. I dati sono tutti molto preoccupanti e la situazione potrebbe anche peggiorare soprattutto nei caso in cui le amministrazioni non dovessero riuscire a garantire le tredicesime».
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