Province, Vinciullo: «Deputati assenti»

«Non consento a nessuno di insudiciare il lavoro altrui. Il governo regionale ha costituito tre commissioni, per un totale di 70 elementi, e non c'era nessuno della provincia di Siracusa».

È un botta e risposta contìnuo, sulla riforma del territorio siciliano, quello tra i deputati regionali Bruno Marziano ed Enzo Vinciullo. Dopo che Marziano aveva parlato di «allarmismi inutili» e di «problemi creati ad arte per poi dichiarare di averli risolti» non si è fatta attendere la replica di Vinciullo.

«La commissione è tuttaltro che tecnica - ha detto Vinciullo -. Mi chiedo poi, se il governo regionale non ha intenzione di tenere conto del lavoro di questa commissione, ci aspettiamo che i tecnici non vengano pagati».

Vinciullo attacca poi frontalmente i deputati siracusani del Centrosinistra. «La composizione di questa commissione, dove perfino Enna ha più di un componente, mentre Siracusa nessuno - ha aggiunto il deputato del Pdl - dimostra il valore dei deputati della maggioranza. Il territorio andava difeso e solo dopo le proteste sono arrivate le rassicurazioni da parte del governo regionale».

Nella commissione, sottolinea Vinciullo, «brilla per assenza Siracusa mentre ci sono molti capi di gabinetto degli assessori, rappresentanti di Catania, Palermo e Messina. I deputati della maggioranza non dovrebbero occuparsi, dopo, dei problemi, ma vigilare sempre per tutelare e difendere il nostro territorio».

Secondo quanto previsto nella bozza dei tecnici, l'area metropolitana di Catania avrebbe dovuto avere la competenza anche su Priolo, Melili! e Augusta. Contro questa ipotesi Vinciullo ha annunciato «le barricate» e anche da parte del presidente provinciale della Confcommercio, Sandro Romano, sono arrivate forti critiche.