Il centro commerciale chiude i battenti «Una cattedrale nel deserto per Melilli» | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Lunedì 22 Luglio 2024
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Il centro commerciale chiude i battenti «Una cattedrale nel deserto per Melilli»

CITTÀ GIARDINO. Trasferito anche l'ultimo negozio rimasto aperto al Fashion District, il sindaco: «Volumi d'affari troppo bassi»

Siracusa, 01/09/2013

Un'avventura durata poco meno di due anni. Ha chiuso i battenti il "Fashion District", l'outlet di contrada Spalla, nel territorio di Melilli, inaugurato nel settembre del 2011.1 cancelli sono chiusi al pubblico dallo scorso 19 agosto perii trasloco all'interno del vicino centro commerciale di contrada Spalla dell'unico punto vendita "DiffusioneTessile" presente all'interno della mega struttura realizzata su tre livelli in un'area di 80 mila metri quadrati. I cinquecento addetti che dovevano essere assunti tra diretto ed indotto restano così solo un miraggio.

«Abbiamo avuto la richiesta di trasferimento dei locali che si estendevano su uno spazio di oltre 5 mila metri quadrati -ha detto il sindaco di Melilli, Pippo Cannata - e l'iter è stato quindi avviato con le richieste di agibilità e la modifica dei locali dove sarà operativo il punto vendita in uno spazio molto più ridotto.

L'outlet rimarrà chiuso e tutto questo rappresenta una sconfìtta per il territorio. La struttura non è decollata dall'inizio e i volumi d'affari sono stati al di sotto di quanto si era preventivato. Presumibilmente si è pagata anche l'eccessiva concorrenza dell' outlet presente ad Agira». L'outlet era già rimasto chiuso per due settimane a fine ottobre dello scorso anno. A pesare sul mancato decollo sotto il profilo economico della struttura è stato il mancato raggiungimento degli accordi con alcuni "brand" nazionali ed internazionali. Per l'apertura dell'outlet la Promanagement, società del gruppo Promos di Brescia che ha gestito la struttura di vendita ha investito 75 milioni di euro.

Proprio sulle cifre investite e sulla mancata assunzione delle previste cinquecento unità tra personale diretto ed indotto il presidente della Confcommercio, Sandro Romano ha parlato di "cronaca di una morte annunziata". «Quel piano industriale già dall'inizio era un sacco vuoto - ha sottolineato Romano - non si sono realizzate le necessarie ricerche di mercato. Dall'inizio abbiamo evidenziato le nostre perplessità su come possa essere stato ammesso a godere di una mole così imponente di finanziamenti pubblici e privati».

Per il presidente di Confesercenti, Arturo Linguanti "si tratta di una cattedrale nel deserto". «È stata compiuta una forzatura - ha detto Linguanti - anche con la complicità del Comune di Melilli. Resta il rammarico per i danni che strutture come queste hanno portato sul territorio, costringendo alla chiusura nell'ultimo anno ben 317 attività in città e illudendo decine di giovani».

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