Per alberghi e ristoranti la crisi rasenta il dramma | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Mercoledì 3 Luglio 2024
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Per alberghi e ristoranti la crisi rasenta il dramma

CONFCOMMERCIO DENUNCIA CALI DEL 40% PER GLI HOTEL E DEL 25% PER LA RISTORAZIONE

Siracusa, 05/08/2012

Crollano i consumi delle famiglie del 2,8%. A confermare la tendenza interviene un`indagine svolta dalla Confcommercio provinciale, che definisce quella che stiamo vivendo la crisi dei consumi più rilevante dal dopoguerra. Per trovare una situazione simile bisogna tornare agli anni Trenta, quando i consumatori si trovarono costretti a tirare la cinghia su tutto, anche sui beni di prima necessità. In questo generale clima di austerità, in cui le attività commerciali faticano ad andare avanti, la provincia aretusea si pone in una situazione ancora più critica rispetto al quadro nazionale, già poco roseo, come tratteggiato da Confcommercio. I settori letteralmente travolti dalla crisi sono quello alberghiero e quello della ristorazione e la stagione estiva non produce l`effetto benefico a lungo atteso dagli operatori del settore. Gli albergatori vedono una riduzione degli introiti, rispetto allo scorso anno, del 40% e la ristorazione la segue a ruota con un calo del 25%. Nemmeno il mese d`agosto, nonostante il periodo delle ferie, fa ben sperare. Le prenotazioni crollano e i pochi turisti presenti in città hanno scelto una modalità di soggiorno legata ai pacchetti promozionali all-inclusive proposti dai tour operator. Offerte e last minute che ben pochi benefici apportano all`economia locale, poiché tutto si consuma all`interno del villaggio in cui si è prenotato il soggiorno. Sandro Romano, presidente provinciale Confcommercio, precisa: «Il commercio aretuseo è entrato in una fase oscura dalla quale sembra impossibile uscire. La crisi investe tutti i settori, persino quello alimentare e nuove chiusure sull`intero territorio provinciale si prospetto per la fine dell`anno. Anche bar e distributori di benzina lamentano, durante la settimana, incassi mortificanti. Con la scusa della dieta e del voler rimanere in forma ci si arriva a dividere un cornetto e si fa benzina soltanto nel fine settimana per usufruire delle promozioni attuate in questo periodo dalle compagnie petrolifere. Viaggi e partenze sono, poi, diventate un lusso per pochi fortunati. L`aumento del costo del carburante il prezzo del traghetto e i contratti lavorativi a rischio, hanno fatto da deterrente anche per i piccoli spostamenti e si è preferito rimanere tra le proprie pareti domestiche».

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