I siracusani non rinunciano al rito del caffè al bar. Uno dei pochi lussi che continuano a permettersi, nonostante la crisi economica che non risparmia alcuna famiglia. E così, nonostante un leggero calo registrato in questo periodo in tutti i settori, per l`amata tazzina non può parlarsi di crollo. Ne è certa Enza Privitera, titolare di un bar-tabaccheria alla stazione ferroviaria e responsabile di Fipe Confcommercio che, rifacendosi a un articolo sull`argomento da noi pubblicato qualche giorno fa, sottolinea come il caffè, spesso considerato dannoso per la salute, in dosi non eccessive faccia, al contrario, bene. «Il caffè - spiega la Privitera - possiede numerose proprietà benefiche e, in situazioni di assunzione moderata, non produce alcun effetto nocivo». La bevanda non sarebbe insomma un nemico della salute, nemmeno con le alte temperature di questi giorni. E i fatti parlano chiaro: «Diverse analisi - afferma il presidente di Confcommercio, Sandro Romano - hanno rilevato che le persone che bevono caffè hanno una maggiore protezione verso alcune patologie come il diabete di tipo 2 e il morbo di Parkinson. Pare inoltre che se consumato regolarmente, il caffè dimezzi il rischio di cancro al fegato e diminuisca quello alla mammella e al colon». Gli fa eco la responsabile di Fipe: «Bere una buona tazzina di caffè mentre si legge il giornale è quasi un culto per i siracusani. E, soprattutto, in un momento di crisi, non solo economica, è importante concedersi cinque minuti di pausa che fanno bene al corpo e allo spirito, senza peraltro spendere troppo».