Stagione dei saldi in archivio col segno meno | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Mercoledì 3 Luglio 2024
NOTIZIE

Stagione dei saldi in archivio col segno meno

Si concludono oggi i saldi di una stagione, quella estiva, che ha regalato ben pochi sorrisi ai commercianti aretusei.

Siracusa, 15/09/2012

Si concludono oggi i saldi di una stagione, quella estiva, che ha regalato ben pochi sorrisi ai commercianti aretusei. Il trend negativo, previsto già dal mese di luglio, è stato ampiamente confermato dai fatti con uno dei cali nelle vendite più vistosi dell'ultimo cinquantennio. La stima dei danni, di una crisi che non risparmia niente e nessuno si attesta, per il settore dell'abbigliamento, intorno al 20% per le attività che puntano ad un target alto e intorno al 30% per quelle che puntano a un target di clientela medio-basso.

Ora è tempo, per i commercianti siracusani di lasciare da parte amarezze e delusioni e guardare alla nuova stagione. Gli arrivi della nuova collezione hanno già iniziato a far capolino nelle vetrine e sugli scaffali e non resta altro che fare la danza della pioggia per propiziare acquisti che fino a questo momento non ci sono stati.

«La speranza - spiega Sandro Romano presidente provinciale della Confcommercio - per gli esercenti legati al settore abbigliamento è ora legata ai fattori climatici. Se le temperature cominceranno progressivamente ad abbassarsi e si entrerà appieno titolo nella stagione autunnale l'acquisto di nuovi capi potrebbe cominciare a sbloccarsi. Intanto le ingenti difficoltà che investono il settore fanno temere, con l'inizio del nuovo anno, la chiusura di tante altre attività anche con un elevato numero di dipendenti».

Oreficerie, concessionarie automobilistiche e alimentari, gli altri settori investiti dalla crisi. A fare una panoramica generale Arturo Linguanti, presidente provinciale Confesercenti: «Non c'è un solo comparto che non sia stretto dalla morsa della crisi. Per fare un esempio significativo, fino a pochi mesi fa la vendita delle carni aveva premiato le bianche rispetto alle più costose rosse, ora anche l'acquisto di pollame si è notevolmente ridotto».

Si concludono oggi i saldi di una stagione quella estiva che ha regalato ben pochi sorrisi ai commercianti aretusei. Il trend negativo previsto già dal mese di luglio è stato ampiamente confermato dai fatti con uno dei cali nelle vendite più vistosi dell'ultimo cinquantennio. La stima dei danni di una crisi che non risparmia niente e nessuno si attesta per il settore dell'abbigliamento intorno al 20% per le attività che puntano ad un target alto e intorno al 30% per quelle che puntano a un target di clientela medio-basso. Ora è tempo per i commercianti siracusani di lasciare da parte amarezze e delusioni e guardare alla nuova stagione. Gli arrivi della nuova collezione hanno già iniziato a far capolino nelle vetrine e sugli scaffali e non resta altro che fare la danza della pioggia per propiziare acquisti che fino a questo momento non ci sono stati. «La speranza - spiega Sandro Romano presidente provinciale della Confcommercio - per gli esercenti legati al settore abbigliamento è ora legata ai fattori climatici. Se le temperature cominceranno progressivamente ad abbassarsi e si entrerà appieno titolo nella stagione autunnale l'acquisto di nuovi capi potrebbe cominciare a sbloccarsi. Intanto le ingenti difficoltà che investono il settore fanno temere con l'inizio del nuovo anno la chiusura di tante altre attività anche con un elevato numero di dipendenti». Oreficerie concessionarie automobilistiche e alimentari gli altri settori investiti dalla crisi. A fare una panoramica generale Arturo Linguanti presidente provinciale Confesercenti: «Non c'è un solo comparto che non sia stretto dalla morsa della crisi. Per fare un esempio significativo fino a pochi mesi fa la vendita delle carni aveva premiato le bianche rispetto alle più costose rosse ora anche l'acquisto di pollame si è notevolmente ridotto».
   Seguici su Facebook