«Aperti per ferie»: è l'estate dei negozi siracusani | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Lunedì 22 Luglio 2024
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«Aperti per ferie»: è l'estate dei negozi siracusani

Romano (Confcommercio): «Una decisione forzata per difendersi dalla crisi»

Siracusa, 02/08/2013

Aperti per ferie. Questa l'estate dei commercianti aretusei, che quest'anno ridurranno a pochissimi giorni il periodo di chiusura per ferie. Ad abbassare le serrande in prossimità di Ferragosto sarà soltanto il 50% degli esercenti aretusei, che limiteranno il periodo di chiusura riducendolo ad un lungo fine settimana che andrà dal 14 al 18 agosto.

Saranno in pochi quindi a concedersi una pausa di breve durata dall'attività lavorativa. Dato questo, fornito dalla Confcommercio, che appare in controtendenza rispetto a quanto accaduto negli anni passati quando la stragrande maggioranza delle attività commerciali chiudeva per ferie per un periodo che andava da una a due settimane.

Altro fenomeno significativo è che a non concedersi alcuna pausa di relax non saranno soltanto i negozianti, ma anche coloro che operano nel settore dei servizi come agenzie assicurative e di spedizione.

A fornire una significativa chiave di lettura del fenomeno Sandro Romano, presidente provinciale Confcommercio: «Questa estate 2013 che vedrà i commercianti al lavoro no stop, è un dato di certo singolare a cui va data una doppia chiave di lettura: da un lato, vista la riduzione del volume d'affari dovuta al calo delle vendite, i commercianti non possono permettersi il lusso di perdere giornate lavorative; dall'altro si spera in un aumento delle presenze turistiche che possa portare benefici all'economia locale e magari far decollare la stagione dei saldi che ancora stenta a dare i suoi frutti, nonostante l'elevata percentuale di sconto attuata».

«Si tratta quindi, se così si può dire, più che di eccesso di zelo di un'apertura forzata per legittima difesa».

Le attività che invece rimarranno aperte no stop, anche in prossimità, di Ferragosto saranno soprattutto quelle ortigiane a cui si aggiungeranno quelle appartenenti al settore della ristorazione quali: bar, ristoranti, gelaterie e supermercati e quelle dedite alla vendita di souvenir.

A non andare in ferie saranno anche gli ambulanti che proseguiranno senza alcuna pausa la loro attività di vendita alla fiera e nei mercati. «La speranza dei commercianti - conclude Romano - è quella, ovviamente, di vedere ripagati i loro sacrifici con incassi che li giustifichino. Bisogna, infatti, ricordare che tenere una serranda alzata ha anche i suoi costi».

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