Per la candidatura di Siracusa e il sud
est a capitale della cultura 2019 si tenta
il coinvolgimento del ministro all`Integrazione
Cecile Kyenge. Lo ha annunciato
ieri mattina l`assessore alle
Politiche culturali Alessio Lo Giudice,
durante l`incontro voluto per illustrare
il progetto alle associazioni. Il tema
scelto è la «Frontiera d`Oriente», infatti,
e in un periodo come questo caratterizzato
da continui sbarchi sembra
poter essere la mossa azzeccata per
puntare in alto.
Assessore Lo Giudice, consenta una
battuta: si tenta la «raccomandazione
» ministeriale?
«No, no, già da qualche settimana è
stata lanciata la proposta di conferire la
cittadinanza onoraria al ministro
Kyenge e, considerando i numerosi arrivi
di queste settimane dei migranti e
il taglio dato alla candidatura, il coinvolgimento
del ministro rientra perfettamente
nel progetto».
Intanto ci si avvia verso la formazione
di un albo delle associazioni culturali.
«È già un successo, non c`è ad oggi una
ricognizione effettiva delle realtà culturali
e mettendo in moto questo percorso
si sono poste le basi per fare una
programmazione comune delle politiche
culturali con le realtà associative
della città».
Quindi la «chiamata alle armi» continua?
«Eccome, abbiamo presentato il tema
e chiesto a tutti i soggetti che vogliono
partecipare quale taglio dare alle proposte.
Poi faremo una sintesi in base a
qualità, fattibilità, sostenibilità e pertinenza
della stessa e in ogni caso, anche
i progetti non presi in considerazione
potranno essere valutati successivamente
».
Coinvolgimento: è questa la parola
d`ordine?
«Questa è la candidatura di un territorio,
non di una sola città ed è fondamentale
che ogni realtà sia in grado di
pensare un programma culturale dedicato
coerente con il taglio dato. Nel
gruppo di lavoro c`è un rappresentante
per ogni amministrazione e siamo
all`interno di una rete di promozione
turistico culturale con le altre città
candidate che si promuoveranno l`un
l`altra».
Anche con Palermo?
«Nessuna sfida diretta, c`è il pieno sostegno
dall`assessorato regionale ai Beni
culturali che ha assicurato un supporto,
non economico, a entrambe le
candidature».
La città vincitrice avrà un contributo
di circa 1,5 milioni di euro, ma non è
questo il vero obiettivo.
«No, è quello di mettere in campo un
programma culturale significativo: diventeremmo
il centro dell`attenzione
in Europa durante l`evento».
Escluse Siracusa e Palermo, quali sono
le città favorite?
«Direi Urbino e Perugia-Assisi. Torino
la escluderei solo perché in questi anni
ha già ospitato parecchi eventi, anche
se proprio per questo motivo ha
gruppi di lavoro già rodati».
Ce la possiamo fare?
«La reazione all`annuncio ufficiale della
candidatura ci ha dato una percezione
confortante, si percepisce come la
nostra sia stata presa sul serio dalle altre.
Sì, ce la possiamo fare».