Capitale della cultura 2019, Siracusa «strizza l`occhio» al ministro Kyenge | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Mercoledì 3 Luglio 2024
NOTIZIE

Capitale della cultura 2019, Siracusa «strizza l`occhio» al ministro Kyenge

IL PROGETTO, L`ASSESSORE LO GIUDICE PUNTA IN ALTO

Siracusa, 10/08/2013

Per la candidatura di Siracusa e il sud est a capitale della cultura 2019 si tenta il coinvolgimento del ministro all`Integrazione Cecile Kyenge. Lo ha annunciato ieri mattina l`assessore alle Politiche culturali Alessio Lo Giudice, durante l`incontro voluto per illustrare il progetto alle associazioni. Il tema scelto è la «Frontiera d`Oriente», infatti, e in un periodo come questo caratterizzato da continui sbarchi sembra poter essere la mossa azzeccata per puntare in alto.

Assessore Lo Giudice, consenta una battuta: si tenta la «raccomandazione » ministeriale? «No, no, già da qualche settimana è stata lanciata la proposta di conferire la cittadinanza onoraria al ministro Kyenge e, considerando i numerosi arrivi di queste settimane dei migranti e il taglio dato alla candidatura, il coinvolgimento del ministro rientra perfettamente nel progetto».

Intanto ci si avvia verso la formazione di un albo delle associazioni culturali. «È già un successo, non c`è ad oggi una ricognizione effettiva delle realtà culturali e mettendo in moto questo percorso si sono poste le basi per fare una programmazione comune delle politiche culturali con le realtà associative della città».

Quindi la «chiamata alle armi» continua? «Eccome, abbiamo presentato il tema e chiesto a tutti i soggetti che vogliono partecipare quale taglio dare alle proposte. Poi faremo una sintesi in base a qualità, fattibilità, sostenibilità e pertinenza della stessa e in ogni caso, anche i progetti non presi in considerazione potranno essere valutati successivamente ».

Coinvolgimento: è questa la parola d`ordine? «Questa è la candidatura di un territorio, non di una sola città ed è fondamentale che ogni realtà sia in grado di pensare un programma culturale dedicato coerente con il taglio dato. Nel gruppo di lavoro c`è un rappresentante per ogni amministrazione e siamo all`interno di una rete di promozione turistico culturale con le altre città candidate che si promuoveranno l`un l`altra».

Anche con Palermo? «Nessuna sfida diretta, c`è il pieno sostegno dall`assessorato regionale ai Beni culturali che ha assicurato un supporto, non economico, a entrambe le candidature». La città vincitrice avrà un contributo di circa 1,5 milioni di euro, ma non è questo il vero obiettivo. «No, è quello di mettere in campo un programma culturale significativo: diventeremmo il centro dell`attenzione in Europa durante l`evento».

Escluse Siracusa e Palermo, quali sono le città favorite? «Direi Urbino e Perugia-Assisi. Torino la escluderei solo perché in questi anni ha già ospitato parecchi eventi, anche se proprio per questo motivo ha gruppi di lavoro già rodati».

Ce la possiamo fare? «La reazione all`annuncio ufficiale della candidatura ci ha dato una percezione confortante, si percepisce come la nostra sia stata presa sul serio dalle altre. Sì, ce la possiamo fare».

   Seguici su Facebook