Ortigia, il viaggiatore mortificato | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Mercoledì 3 Luglio 2024
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Ortigia, il viaggiatore mortificato

Un giovane si è visto rifiutare l'utilizzo della toilette perché non era avventore

Siracusa, 24/08/2013

Ammaliato dal fascino di Ortigia, mortificato da un esercente del centro storico. E' successo ad un turista che si è visto rifiutare l'utilizzo della toilette perché non doveva consumare al bar dove era entrato.

Una città turistica, qual è Siracusa, patrimonio dell'Umanità per il pregio dei monumenti e del patrimonio storico, dovrebbe essere una «casa aperta» e, invece in questo caso è prevalso il malcostume di un operatore del commercio che non ha reso un buon servizio, intanto al turista e poi alla città stessa.

Il viaggiatore è stato costretto a rivolgersi ad un altro esercizio pubblico dove ha trovato migliore accoglienza, ma tornerà a casa con la consapevolezza che non sempre «città turistica equivale a cultura dell'accoglienza».

A censurare l'episodio è Sandro Romano presidente di Confcommercio. «L'episodio si commenta da solo, in quanto in assoluta controtendenza con quello che è la nostra cultura, la nostra ospitalità e accoglienza ai turisti. Sicuramente - sottolinea Romano - gli altri operatori non sono in linea con quanto accaduto nella giornata di giovedì, anche se da un punto di vista normativo c'è da dire che il pubblico esercizio è tenuto ad avere i bagni funzionanti ma a disposizione solo degli avventori. La regola non scritta è quella in cui, in una città turistica come la nostra dove purtroppo i servizi pubblici sono quasi inesistenti, da sempre bar, ristoratori e gli stessi negozianti non si sono mai sottratti ad una richiesta del genere da parte dei turisti e dei viaggiatori. Personalmente, da siracusano, venuto a conoscenza di questo episodio non andrò mai in un locale che ha commesso una tale scorrettezza, che si trasforma in una immagine negativa per la città».

Per rendere appetibile un territorio non bastano i monumenti e la sua storia, il risanamento urbano e i progetti culturali se a tutto ciò non si accompagnano accoglienza e buon senso.

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