La crisi gela i consumi: calo del 10% | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
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La crisi gela i consumi: calo del 10%

E' l'abbigliamento il settore commerciale più penalizzato. Tengono giocattoli e informatica

Siracusa, 29/12/2013

Natale triste per i commercianti. Dal centro alla periferia la voce degli esercenti è unanime: «si è venduto poco, molto meno rispetto allo scorso anno».

In media la Confcommercio e la Confesercenti parlando di una contrazione che si attesta intorno al 10%, dato confermato anche dalla Federconsumatori. Male anche il pranzo del 25 al ristorante: dove si registra un calo delle prenotazioni pari al 20%, come dichiara Arturo Linguanti, presidente di Confeserenti. «I ristoranti e le botteghe alimentari - specifica - hanno lavorato meno degli anni passati, perché le famiglie preferiscono stare a casa e spendere meno per il pranzo natalizio».

Cambia anche modo di consumare: meno sfarzo e cibi meno elaborati. «Si è registrato un calo leggero nel settore alimentare - analizza Sandro Romano di Confcommercio - perché i siracusani optano per un consumo oculato anche nei cibi».

Insomma, in pochi sono stati quelli che hanno consumato caviale, ostriche e champagne, per fare spazio a piatti e ricette della tradizione siciliana o siracusana. Ma negli ultimi anni è diventata routine parlare del calo delle vendite. «Basti pensare che rispetto allo scorso anno le vendite sono diminuite in tutti i settori commerciali - continua Liguanti - il calo più significativo nel settore dell'abbigliamento, quasi il 30%». Anche secondo il Codacons, gli acquisti più colpiti dalla crisi sono quelli per vestiario (-17%) e di gadget di vario genere. A tenere le spese i giocattoli, i prodotti hi-tech e informatica. E le previsioni per il 2014 non promettono nulla di positivo: tutti si trattengono da acquisti cari preferendo invece spendere per ciò che realmente è necessario.

«In alcuni comuni - dice Romano - la vendita ha subito delle percentuali di ribasso maggiori come ad Agusta e Noto, ma in linea di massima non ci sono stati grandi cambiamenti nelle vendite. Tra le cause che fanno pensare alla contrazione delle vendite la sovraesposizioni di tasse e il mancato pagamento della tredicesima per molti impiegati, per non parlare anche del fenomeno di disoccupazione o di cassa integrazione che purtroppo nella nostra provincia è un dato allarmante».

Per i saldi bisognerà aspettare ancora qualche giorno. La partenza ufficiale è il 4 gennaio. Ma molti esercenti -a causa della crisi- hanno preferito la partenza ufficiosa mettendo già in atto gli sconti. In molti hanno usato i saldi solo per la clientela affezionata, così come ha raccontato una commerciante: «Ai miei clienti faccio sempre uno sconto. A Natale applico una tariffa maggiore, che permette loro di comprare di più e a me di lavorare senza subire i cali che tutti gli esercenti lamentano».

La funzione dei saldi è quella di dare uno slancio ai consumi, e soprattutto di risollevare lo shopping natalizio che quest'anno non è stato soddisfacente in quanto la crisi economica ha contratto di molto gli acquisti dei siracusani.

«L'unico settore che ha mantenuto le vendite - dice Linguanti di Confesercenti - è stato quello della telefonia mobile e dei tablet. A quanto pare la gente ha preferito usare la giacca dell'anno scorso per comprare nuovi cellulari o mezzi di alta tecnologia». Ma si sa che per Natale le famiglie non risparmiano sui regali ai bambini. «I negozi di giocattoli hanno risentito meno del periodo di crisi, perché nessuno nega una strenna importante ad un bambino», conclude Romano di Confcommercio. Un altro volume d'affari è costituito dagli acquisti on line, che nel nostro Paese sono in costante progressione. Tra l'altro, aumenta la fiducia nell'utilizzo dei nuovi strumenti informatici associati a siti ben strutturati che consentono risparmi fino al 50%.

Infatti secondo una recente indagine della Netcom e dell'Osservatorio acquisti carta di credito sono 13,8 milioni gli italiani che acquistano on line, dato che a quanto pare tende a crescere considerato che maggiori sono le offerte di chi decide di comprare on line. Un commercio nuovo che forse porterà ad una rivoluzione negli acquisti sia in periodi di feste sia nella quotidianità.

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