Sventagliata di critiche dal mondo delle imprese | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Mercoledì 3 Luglio 2024
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Sventagliata di critiche dal mondo delle imprese

Dubbi sulle coperture finanziarie e sul blocco debiti verso le imprese

Siracusa, 17/01/2014

Palermo. Dopo la sbornia di Palazzo dei Normanni, dalle categorie produttive e sociali arrivano critiche e consensi sulla legge finanziaria.

Per Pietro Agen, vicepresidente di Confcommercio, la manovra non è soddisfacente «nè nei numeri, i nè nei contenuti». Agen teme che «molti interventi annunciati non siano supportati da adeguate coperture finanziarie». E si sorprende che «lo sviluppo siciliano possa essere legato a stabilizzazioni di precari, che invece finiranno per gravare come un macigno sull'economia dell'Isola».

Cosa speravano i commercianti? «Trovare - dice Agen - in finanziaria le parole sviluppo, investimento, interventi a favore delle imprese, per non parlare di turismo. Purtroppo abbiamo letto tutt'altro». Grido di allarme per la mancata approvazione della norma sui debiti della pubblica amministrazione verso le imprese per 850 mln da parte della Regione. Luca Palermo, presidente di FiseAre, aderente a Confindustria, che rappresenta il sistema delle aziende private di recapito e distribuzione postale, ora si attende che l'Ars, convocata per il 23 gennaio, «arrivi alla soluzione dello sblocco di queste risorse», tenuto conto che «sono molte le aziende pubbliche e private che vantano crediti nei confronti della Regione e relativi enti controllati, e alcune imprese sono in gravissima sofferenza per via dei ritardi nell'espletamento dei pagamenti, il cui ammontare pari a svariati milioni di euro, rischia concretamente di mettere a repentaglio la loro stessa sopravvivenza, con ripercussioni anche sotto il profilo occupazionale».

Nettamente negativo il commento del Sunia, con Giusy Milazzo, presidente regionale, che teme la «svendita» degli alloggi popolari, senza che si risolva «il problema della mancanza di case sociali per i tanti che ne avrebbero bisogno», anzi, secondo lei, la norma della finanziaria «contribuirà all'eliminazione del patrimonio abitativo pubblico e al degrado di interi quartieri. Scaricherà sugli acquirenti il problema dell'assenza, da anni, di interventi di manutenzione degli edifici», mentre «occorrerebbe attuare una riforma che ne rinnovi le forme di gestione e ne riveda le finalità».

Di segno diverso il commento di Confcooperative e Legacoop i cui presidenti Gaetano Mancino ed Elio Sanfilippo, sebbene parlino di una «finanziaria a due velocità» e di «bilancio ingessato dall'eredità del precariato», complessivamente esprimono un giudizio positivo. Si augurano che le norme varate servano a risolvere il problema dei precari a vantaggio delle imprese produttive che hanno subito conseguenti penalizzazioni. Apprezzano «alcune norme della manovra, come l'articolo che assicura l'integrazione tra i servizi sanitari ed i servizi socio-assistenziali ed la conseguente integrazione del Fondo della legge 328/2000 con il Fondo sanitario regionale».

Tra le altre norme ritenute importanti per lo sviluppo, Confcooperative e Legacoop individuano l'stituzione della Banca della Terra, che comprende i terreni e gli immobili della riforma agraria che permangono nella disponibilità dell'Esa, tra i possibili assegnatari dei quali ci sono le cooperative. I due rappresentanti delle coop condividono anche l'articolo che libera i fondi impegnati, ma non utilizzati, dall'Ircac sulle cooperative giovanili che verranno destinati alla cooperazione. E rilevano lo «sforzo profuso per il social housing, per la valorizzazione della cultura e dello sport, pur nelle ristrettezze del bilancio».

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