Discoteche sicure, Confcommercio in Prefettura

Il contrasto all'abusivismo nel settore dell'intrattenimento approda in Prefettura. Martedì prossimo il rappresentante di governo riceverà il presidente provinciale di Confocmmercio Sandro Romano, e quello della Silb Vincenzo Terranova, per ascoltare le istanze e soprattutto per concordare un eventuale piano.

Un incontro che va a dare forza al programma di Confcommercio che intende ripristinare il pieno rispetto delle norme nei locali pubblici notturni, bandendo dalle piazze tutte le forme di abusivismo «che non solo sono illegali da ogni punto di vista, ma fanno concorrenza sleale a chi invece si attiene rigorosamente a leggi e autorizzazioni», spiega Romano.

Incalza Terranova: «Mettere ordine è difficile, anche perché ci sono tanti locali in provincia di Siracusa sprovvisti di licenza, che lavorano tutta la settimana a discapito di chi opera solo il sabato». Il riferimento è a tutte quelle "discoteche" che organizzano serate e che si mascherano da circoli ricreativi o culturali per esimersi da oneri fiscali, ma anche per esulare dalle autorizzazioni di legge.

L'abusivismo riguarda anche le figure dei "buttafuori". Romano precisa: «Parleremo amnche di questo con il prefetto. Pensiamo a corsi di formazione professionale che dia l'ablitazione alla professione con la creazione di un registro». In discussione anche la carenza di controlli. «Per questo incentiveremo le forze dell'ordine, considerato che i locali abusivi - continua Romano sono ambienti dove ci si può imbattere in chiunque. I locali da ballo devono rispettare l'articolo 68 del testo unico, inoltre hanno bisogno di un'autorizzazione rilasciata dal questore e dalle commissioni provinciali o comunali».

Confcommercio sta creando una rete per tutelare i regolari e mirare a rendere Siracusa virtuosa e ricca di offerte per i turisti e i residenti. «La funzione sociale - conclude Romano - è importantissima. E lo sono i criteri di sicurezza, per questo invitiamo i gestori a mettersi in regola laddove sussiste la carenza di permessi. Le discoteche accolgono giovani che hanno bisogno di locali dove ci siano controlli e garanzie, specie per prevenire l'incontro con sciacalli che potrebbero portare su una pessima strada i nostri figli». Infatti, in Italia si calcolano 13 milioni di frequentatori all'anno, il 62% è nella fascia d'età dai 20 ai 44 anni e il 16% ha circa 19 anni. Fattore che diventa indispensabile per la somministrazione di alcolici.

«Questo è di fondamentale importanza per i genitori - conclude Terranova - perché l'alcool va somministrato solo a maggiorenni e a persone che si rendono conto se hanno ecceduto». Dunque contrasto senza mezze misure ai locali privi di uscite di sicurezza, punti d'areazione, tabelle che regolano i valori alcoolici per garantire sicurezza nei luoghi amati dai giovani.