Da Siracusa a Roma per rivendicare il diritto al lavoro | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Lunedì 22 Luglio 2024
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Da Siracusa a Roma per rivendicare il diritto al lavoro

Romano«I nostri imprenditori lottano ogni giorno senza avere alcun aiuto»

Siracusa, 10/02/2014

«Per noi il 18 febbraio è un momento importante di mobilitazione. Non si tratta di una semplice giornata di protesta, anche se ci sarebbero molte buone ragioni per limitarsi a questo e per portare al centro del dibattito del Paese il disagio dei nostri imprenditori che ogni giorno si misurano con la crisi. Certo, c`è anche questo nella nostra mobilitazione, ma c`è soprattutto la volontà di dare il nostro contributo di proposta a chi deve decidere, nell`interesse generale, le priorità di intervento».

Così Sandro Romano, presidente provinciale di Confcommercio, preannuncia l'adesione all'iniziativa promossa dalla Confederazione nazionale. «Noi abbiamo bisogno che si crei innanzitutto un clima positivo e costruttivo, che ridia fiducia nel futuro a chi fa impresa e, ogni giorno, cerca di mettere entusiasmo, impegno e risorse economiche nel proprio lavoro. Noi abbiamo bisogno di interlocutori politici che comprendano il disagio di chi rappresentiamo e forniscano risposte credibili. Così come abbiamo bisogno di far comprendere l`importanza del ruolo propositivo delle nostre associazioni nella costruzione di un territorio unito, solidale e in grado di riprendere il proprio cammino».

Romano non manca di valutare come tutti gli indicatori economici dimostrino, ogni giorno che la situazione è ancora ben lontana dalla soluzione, che la crisi c`è ed è ancora profonda, che le imprese chiudono, che il carico fiscale è eccessivo e che, difficilmente il 2014 sarà l`anno della ripresa.

«Ma è proprio per questo che dobbiamo farci carico, con responsabilità e con determinazione di una proposta positiva. Noi rappresentiamo l`Italia che lavora. Quella gente che ogni giorno si deve inventare una buona ragione per non sedersi, per credere nel proprio futuro e per costruirlo rischiando in proprio per il suo benessere e quello della propria famiglia e dei propri collaboratori».

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