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Vendite in calo, salta la mezza stagione

Osservatorio acquisti con carte di credito: Sicilia in controtendenza con una spesa ribassata del 4,9%

Siracusa, 17/02/2014

"Non esistono più le mezze stagioni", da luogo comune a strategia di sopravvivenza. I negozianti aretusei del settore abbigliamento e calzature tirano le somme di una stagione dei saldi, oramai agli sgoccioli.

A tracciare un bilancio di un periodo non particolarmente roseo per il commercio locale, Sebastiano Brocca, presidente provinciale FederModa: «Il calo rispetto allo scorso anno, già chiusosi in negativo, c'è stato ed è inutile negarlo e si attesta mediamente intorno al 15%. Il fenomeno dello svuotamento degli scaffali non si è verificato. La merce invenduta fa purtroppo ancora bella mostra di sé in buona parte delle attività siracusane.

Un tiepido interesse si è verificato soltanto la prima settimana dei saldi, quando l'idea di acquistare il necessario, usufruendo di una scontistica sin da subito molto invitante, ha destato un moderato entusiasmo. La situazione si è poi assestata sui livelli medi di vendita di qualsiasi altro periodo dell'anno. Un'impennata nelle vendite si è poi registrata la settimana in cui i negozianti hanno aumentato la percentuale di sconto al 50% e in alcuni casi e soltanto su alcuni capi addirittura al 70%. Ed è stata proprio questa fase che ha consentito di risalire lentamente la china, portandoci ad un -15%. Ora, però, bisogna guardare con ottimismo alla nuova stagione che, avendo da noi una durata maggiore, dovrebbe consentire sul lungo termine una lieve ripresa delle vendite».

Interessante, per avere una panoramica più ampia dell'andamento dei saldi invernali, l'analisi svolta dall'Osservatorio Acquisti CartaSì, in merito alle spese con carta di credito effettuate durante i saldi invernali 2014. Emerge che in Sicilia siè registrato un calo di spesa del 4,9%. Dato che apparirebbe in controtendenza rispetto alla media italiana che ha evidenziato, invece, una sostanziale tenuta degli acquisti nelle settimane tra il 30 dicembre 2013 e il 26 gennaio 2014, con uno scontrino medio che si attesta a 98,58 euro a fronte dei 90 euro del 2013.

Lo scontrino siciliano e siracusano in particolare ha, invece, risentito maggiormente della crisi attestandosi mediamente, secondo quanto riferito dagli esercenti aretusei, a un importo che si aggira intorno ad 80 euro.

Ma ora, come riferito dalla sede provinciale di FederModa, è tempo di archiviare il passato e guardare alla nuova collezione. Ed ecco, allora, emergere subito una singolare tendenza, o per meglio dire una strategia di sopravvivenza, attuata dai commercianti aretusei, che consiste nella cancellazione dagli ordini e dalle vetrine dei capi primaverili. Vista la durate limitata che a Siracusa ha la stagione primaverile, si è pensato di bypassarla, puntando solo ed esclusivamente sull'estivo.

Sebastiano Brocca così prosegue: «Niente giubbini e giacche da mezzo tempo, niente maglioncini di cotone o maglie con manica a 3/4 si passerà direttamente ad abiti scollati, maniche corte e tessuti leggeri. Così da evitare di acquistare merce che, con ogni probabilità, rischia di rimanere invenduta, divenendo inevitabilmente rimanenza da magazzino che andrà comunque pagata ai fornitori. Si punta, dunque, sull'estivo sui colori, le tinte accese, le scollature generose e si incrociano le dita».

Altra àncora di salvezza che si spera possa reggere al peso della crisi è il periodo delle cerimonie che di solito predispone all'acquisto gli aretusei, i quali, anche a rischio di qualche sacrificio, non intendono rinunciare all'abito elegante, almeno durante le occasioni importanti. Matrimoni, comunioni e cresime diventano, allora, un'opportunità da cogliere al volo anche a costo di sacrificare parte del proprio guadagno; attuando un piccolo sconticino che lascia contenta la clientela anche sui capi della nuova collezione.

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