Fiorai-abusivi e la mimosa della discordia | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
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Fiorai-abusivi e la mimosa della discordia

l'omaggio floreale

Siracusa, 08/03/2014

Mimose: un omaggio floreale che riaccende malumori e risentimenti. Calo del 50% dal 2009 ad oggi dei fatturati dei fioristi aretusei, che indicano come principale piaga l'abusivismo imperante. Malumori che si riaccendono puntuali a ogni 8 marzo quando gli angoli delle strade si riempiono di banchetti di fortuna "gestiti" da ambulanti privi di licenza che vendono mimose.

«E mentre questi signori - dice Angelo Tinè, presidente provinciale Federfiori - agiscono illecitamente, noi negozianti vediamo erosi i margini di guadagno e più che dimezzati i fatturati. Per lottare ad armi pari con gli abusivi dovremmo diventarlo anche noi e vendere le mimose a 1,50 euro a ramoscello». «Abbiamo lavorato due anni - aggiunge Tinè - a un progetto che regolamenti il settore ambulanti.

Erano state individuate aree dove i commercianti, dotati di licenza, avrebbero potuto vendere le loro merci in una sorta di mercato dei fiori, all'interno di box che non svilissero il decoro della città, ma la proposta fu bocciata dalla precedente amministrazione».

A dare manforte al risentimento è il dato ufficiale sui possessori di licenza. Sono 8 gli ambulanti in regola, contro le svariate decine di venditori improvvisati. Si riaccende, quindi, la solita tenzone tra fioristi con mimose pregiate per la maggior parte di provenienza sanremese, e ambulanti con ramoscelli presi in qualche campagna.

Ai fioristi non resta altro, quindi, che puntare tutto sulla presentazione e sull'eleganza della composizione, oltre che sulla qualità del prodotto offerto. Gli ambulanti faranno, invece, leva sul prezzo. Insomma una lotta senza esclusione di colpi.

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