Assoporto e Confcommercio «Sul porto obiettivi comuni» | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
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Assoporto e Confcommercio «Sul porto obiettivi comuni»

Nasce un'asse che punta la barra verso Siracusa e il tursimo

Siracusa, 16/05/2014

Bisogna fare squadra, assecondando le naturali vocazione degli scali megarese, commerciale e aretuseo, turistica. Solo così si può essere competitivi e puntare sull'unico sviluppo possibile, quello turistico-portuale.

E' quanto è stato sottolineato nel corso di un incontro tra l'Assoporto Augusta e la Confcommercio Siracusa, svoltosi mercoledì pomeriggio. «La nostra è un'associazione atipica, composta da persone che amano il porto, vivono il porto, lavorano al porto. Dobbiamo instaurare un forte legame con Siracusa, in quanto non vi è competizione tra i nostri porti e forse, nell'ottica di accorpamento delle Autorità portuali per decisione del governo nazionale, quella di Augusta, potrebbe restare a galla», ha sottolineato Davide Fazio, presidente dell'Assoporto.

Fazio si è soffermato sul progetto che si sta cercando di portare avanti, ricordando che il porto di Augusta è l'unico inserito nella lista "Core Network" della rete "Ten-t" (trasporto transeuropeo). Alla riunione hanno partecipato Sandro Romano e Francesco Alfieri, rispettivamente presidente e direttore di Confcommercio; Francesco Diana presidente del settore attività portuali dell'associazione e Alfio Cottone, presidente di Assomare. «Sappiamo cosa ha prodotto l'industria e quello che sta lasciando, l'agricoltura non è più competitiva e allora l'unico modo per sviluppare Pil sul nostro territorio è il turismo e l'attività portuale» ha detto Romano, che ha poi rivolto delle critiche nei confronti della passata presidenza della Port Authotity di Augusta.

«Niente è stato fatto per il territorio che è stato svenduto verso Catania. A Siracusa, dove non c'è un' Autorità portuale, abbiamo invogliato il Comune a costituire una consulta del porto, dobbiamo unire le forze e concentrale sul territorio del siracusano, nell'interesse della gente dei lavoratori».

Per Alfieri «Augusta e Siracusa devono fare rete, non stiamo vivendo una crisi, ma un cambiamento socio-economico drammatico, soltanto mettendoci insieme porteremo avanti le istanze del territorio in questo mondo che è cambiato. L'industria è morta l'unico modo per andare avanti è specializzare il territorio nel turismo con lo scalo di Siracusa e valorizzare la specificità commerciale del porto megarese, solo così potranno non solo sopravvivere, ma svilupparsi tante attività che vi ruotano attorno».

«Con l'istituzione della consulta abbiamo già ottenuto dei risultati tangibili nel porto di Siracusa che speriamo di trasferire ad Augusta» ha fatto sapere Francesco Diana.

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