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Al via il saldo annunciato. Quello vero

Per molti è stato un uscire allo scoperto: sconti e promozioni applicati sotto banco per mesi

Siracusa, 08/07/2014

E' cominciata la stagione dei saldi estivi. Il settore abbigliamento e calzature si gioca il tutto per tutto. Si è dato inizio sabato 5 luglio alla stagione ufficiale dei saldi che, per molti commercianti aretusei, non è stato altro che un uscire alla luce del sole dopo aver per mesi applicato sotto banco sconti e promozioni.

Un fenomeno quello dei saldi 365 giorni l'anno che, riferiscono le associazioni di categoria, sta sortendo l'effetto di stancare la clientela continuamente bombardata da messaggi pubblicitari che invitano all'acquisto a prezzi ridotti e che continua a mietere vittime tra gli esercenti.

Secondo una stima effettuata da Codacons ben il 75% dei negozianti siciliani applica i saldi sui prodotti in vendita già prima del periodo previsto. I metodi per eludere le strette maglie che ingabbiano i saldi sono diversi: si va dalle scritte promozionali in vetrina a e-mail e sms inviati ai clienti, passando per lettere e tessere fedeltà. Ciò avviene secondo Codacons - perché il settore dell'abbigliamento e delle calzature è quello che ha subito la più forte flessione.

Nel biennio 2012-2013, infatti, a fronte di un calo complessivo dei consumi del 6,6%, il comparto abbigliamento e calzature ha segnato un tracollo del 15%, più del doppio rispetto alla riduzione dei consumi generali. Il settore è, quindi, allo stremo, e si tenta in tutti i modi di incentivare i consumatori all'acquisto, anticipando i saldi. Ma la politica della vendita sottocosto prolungata non sembra ripagare chi la attua; a dirlo sono il numero di chiusure verificatesi nel primo semestre del 2014, che risultano essere raddoppiate rispetto a quelle dello stesso periodo dello scorso anno.

Scaffali ancora debordanti di merce attendono, ora, acquirenti invogliati a rinnovare il proprio guardaroba estivo, la percentuale di sconto applicata in questa prima fase oscillerà dal 30% al 40%, anche se alcune attività soprattutto quelle legate al settore infanzia punteranno direttamente sul 50%. Fondamentali si riveleranno queste prime settimane di saldi in cui bisognerà cavalcare l'onda di un timido entusiasmo, determinato anche dall'innalzarsi delle temperature, nella ricerca dell'affare. Trascorsa questa fase iniziale le vendite si teme possano, come già accaduto negli anni addietro, nuovamente tornare a scemare per poi fare registrare un nuovo picco a fine estate; quando la percentuale di sconto andrà incontro ad un ulteriore incremento.

Sebastiano Brocca, presidente provinciale Feder Moda, interviene a tracciare un bilancio della fase pre-saldi e si fa portavoce delle speranze degli esercenti: «Fino a questo momento il segmento che ha sofferto più di tutti in questo inizio di stagione è stato quello legato ai capi giornalieri, i cui acquisti stentano a decollare. A contribuire alla stagnazione delle vendite per quanto riguarda l'abbigliamento casual sono intervenute le condizioni climatiche, che si sono stabilizzate soltanto negli ultimi giorni e quindi proprio a ridosso dell'inizio della stagione dei saldi, inducendo la clientela a temporeggiare; nell'attesa di poter acquistare a prezzo scontato. Il settore cerimonie, che in questa fase dell'anno ha il suo picco massimo, nella maggior parte dei casi non ha deluso le aspettative; facendo registrare anche un lieve incremento delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2013».

Gli equilibri di mercato sembrano, invece essere saltati, riferisce la sede provinciale di Confcommercio, in riferimento all'abbigliamento per l'infanzia, dove la politica degli sconti pre-saldi è stata molto spietata e martellante; dando origine a vere e proprie svendite che hanno comportato un adeguamento da parte di un po' tutti i negozianti del settore, anche di quelli che avrebbero preferito attendere l'inizio ufficiale dei saldi, prima di vendere a prezzo scontato la propria merce. I grandi assenti, per il momento, sembrano, invece, essere i turisti che sono sempre più reticenti a varcare la soglia delle attività commerciali per un po' di sano shopping made in Italy.

«Per il momento - prosegue Brocca - si è trattato per lo più di turisti, per così dire, con lo zaino in spalla, intenzionati a godersi la vacanza risparmiando. A oggi sono mancati, persino nei negozi ortigiani, gli acquirenti esteri di provenienza russa e asiatica, i più propensi a spendere senza badare troppo al portafogli. La speranza dei commercianti è riposta nei prossimi due mesi, quando il flusso turistico dovrebbe farsi più corposo».

Le previsioni fatte da Codacons, sulla base dell'andamento dei consumi del primo semestre 2014, portano a ipotizzare che la stagione dei saldi si rivelerà in Sicilia fallimentare con un calo delle vendite, rispetto agli scorsi anni che si aggirerà intorno al 25%. Ad essere travolti dal periodo di recessione, secondo il comitato dei consumatori, saranno anche centri commerciali e outlet che in passato avevano retto alla crisi.

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