Dai bar alle pescherie il diktat è innovazione | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Mercoledì 3 Luglio 2024
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Dai bar alle pescherie il diktat è innovazione

Viviamo un momento di crisi che è una svolta epocale, le aziende chiudono ma riaprono in una nuova veste

Siracusa, 30/09/2014

Dalle pescherie ai bar, passando per i negozi di abbigliamento e calzature: la parola d'ordine è innovazione. Ne sono convinti i vertici della Confcommercio aretusea impegnati in una rivoluzione nel segno della modernità ma con rispetto - e valorizzazione - del passato.

«Seguiamo l'orientamento nazionale dell'associazione che nasce da analisi e consapevolezze precisi - dice il presidente di Confcommercio, Sandro Romano - a partire da un'esigenza prioritaria: stringere sempre più il legame con il territorio. Siamo convinti che il nostro compito non sia solo sostenere la media e piccola impresa ma contribuire alla loro crescita un panorama più ampio: se cresce un'impresa, cresciamo tutti».

Gli fa eco Francesco Alfieri, direttore di Confcommercio Siracusa. «Non esiste la crisi - dice - ma un cambio epocale: le aziende chiuderanno e se apriranno nuove e ci saranno nuove occasioni di business che bisogna saper cogliere. La crisi è percepita in maniera così forte soltanto in Italia, basti pensare che in Cina negli ultimi 3 anni il Pil è aumentato dell'80%. Noi dobbiamo capire come la globalizzazione vada affrontata e la chiave di volta è l'innovazione: dobbiamo dare alle aziende l'opportunità di innovarsi e far capire che questo non è solo un monitor dietro le vetrine, ma significa fidelizzare il cliente per un nuovo sistema di vendite.

L'innovazione deve riguardare tutte le attività commerciali: dalle pescherie al panificio, al negozio di abbigliamento: ognuno con un suo progetto. A noi il compito di assisterli in questa rivoluzione».

Un progetto di cui non esiste un modello ma una serie di sperimentazioni senza dimenticare il passato e le tradizioni del territorio. «Per esempio, Siracusa possiede un tesoro che i cinesi non possono copiarci - dicono i vertici di Confcommercio -: il Teatro Greco ed è su questo che dobbiamo impegnare le nostre forze e risorse per fare sviluppo e vendere, attraverso pacchetti ad hoc, la nostra cultura. Un progetto in cui riveste un ruolo fondamentale la politica che deve fare sintesi delle istanze del territorio».

Confcommercio auspica lungimiranza da parte dei politici. E annuncia il piano di lavoro già in campo. «La priorità - dicono Romano e Alfieri - è oggi sostenere tutte le aziende che si occupano di innovazione: dalle web tv a chi sviluppa le applicazioni, eccetera. Queste realtà imprenditoriali sono oggi tutte insieme per creare un laboratorio di idee a supporto di tutte le iniziative. Noi mettiamo insieme le professionalità per fornire soluzioni finali a tutte le attività commerciali. La grande forza di Confcommercio, infatti, è la rete».

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