Il presidente di Confcommercio fa un appello affinché si rispetti il diritto dei non autosufficienti.
Mi aggiungo all`accorato appello,
che in questi giorni su stampa
nazionale e regionale è stato da
più fronti richiamato, di rivedere
il taglio indistinto del 2% delle
prestazioni convenzionate.
Tutti gli atti programmatici del
Governo e della Regione parlano
della necessità di un taglio agli
sprechi nella Sanità in nome di una
«spending review» indiscriminata,
a fronte di un potenziamento dei
servizi di lunga degenza, riabilitazione
e residenzialità per anziani
e disabili. Strutture, peraltro, che
hanno una forte incidenza del costo
del lavoro e quindi a rischio di non
poter più pagare gli stipendi alle
figure professionali presenti nelle
strutture.
Sono personalmente preoccupato
dei «Livelli Essenziali di Assistenza»
la cui richiesta nella nostra città
aumenta a dismisura e auspico,
quindi, che anche un eventuale
taglio «lineare» delle prestazioni
tenga conto delle esigenze primarie
dei cittadini.
Purtroppo, i continui tagli da parte
della Regione, specie negli ultimi
mesi, hanno pesantemente colpito
tutti i servizi nell`ambito sanitario
ponendo, di fatto, a rischio sopravvivenza
numerose strutture.
La salute del cittadino non può
essere mai messa in discussione,
anzi il grado di civiltà di un Paese
si misura anche dai livelli di assistenza
che riesce a dare alla propria
comunità.