Il futuro del commercio, Confcommercio Sicilia: “Accelerare l`iter per attivare e finanziare i Distretti del Commercio” | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Sabato 21 Dicembre 2024
EDITORIALE

Il futuro del commercio, Confcommercio Sicilia: “Accelerare l`iter per attivare e finanziare i Distretti del Commercio”

II Conferenza di Sistema Confcommercio Sicilia - 24 e 25 Ottobre

Siracusa, 25/10/2022

I Distretti urbani del commercio per rilanciare le città e l'economia della Sicilia. Parte da Siracusa e dalla seconda conferenza di sistema di Confcommercio Sicilia, una proposta per aiutare le imprese e le famiglie a superare questo momento di crisi profonda. Al centro della proposta c'è l'idea di unire competenze, visioni, idee, professionalità per disegnare un nuovo futuro per i tessuti urbani, le imprese, le famiglie. L'obiettivo è puntare sulla rigenerazione urbana attraverso un sistema di governance, i Distretti del commercio, capaci di mettere insieme pubblico e privato ma anche di attivare soluzioni e idee innovative per sfruttare tutte le potenzialità delle attività commerciali.

«Il futuro del commercio. L'esperienza del Nord e la crescita del Sud» è stato il tema della due giorni di confronto al Grand Hotel Villa Politi, lunedì 24 e martedì 25 ottobre.

La seconda giornata della conferenza di sistema regionale si è aperta con i saluti istituzionali da parte di Gianluca Manenti, presidente Confcommercio Sicilia, Patrizia Di Dio, vice presidente nazionale di Confcommercio ed Elio Piscitello, vice presidente di Confcommercio Sicilia e presidente di Confcommercio Siracusa, alla presenza del vicesindaco Pierpaolo Coppa e del neo eletto onorevole Tiziano Spada.

«Bisogna contrastare il momento di grande difficoltà attuale con la stessa determinazione con la quale abbiamo combattuto e vinto contro la pandemia sono state le parole di Gianluca Manenti, da soli, però, non possiamo farcela, abbiamo bisogno che la politica ci stia accanto, ci ascolti e si impegni a dare risposte serie e immediate». Il presidente di Confcommercio Sicilia ha ricordato la mobilitazione regionale del 7 novembre contro il caro bollette sottolineando che «saranno presenti tutte le associazioni di categoria perché questo è il momento di rimanere uniti per affrontare questo momento» e sottolineato che «bisogna ripartire dai distretti produttivi e da un deciso passo in avanti verso un commercio diverso che sia innovativo e sfrutti anche le potenzialità dell'online».

«Serve uno sguardo prospettico, - ha dichiarato Patrizia Di Dio - bisogna avere unità, coesione e l'umiltà di imparare avendo la capacità di incidere ed essere pragmatici. Dobbiamo tutti insieme individuare nuovi strumenti per traghettare le nostre imprese verso il futuro».

A chiudere i saluti istituzionali è stato Elio Piscitello. «La Sicilia, così come la provincia di Siracusa, attraversano una crisi che è in atto da anni ed è stata aggravata prima dalla pandemia e adesso dal caro bollette e dagli effetti della guerra in Ucraina - sono state le parole di Piscitello - negli ultimi 10 anni, in Sicilia, si sono persi 300 mila abitanti e hanno chiuso 6 mila attività di commercio al dettaglio. Il governo nazionale e quello regionale devono mettere in atto misure immediate ed efficaci altrimenti la crisi non potrà che diventare ancora più profonda. Servono interventi a sostegno delle famiglie, più fondi per le politiche sociali, nuove politiche del lavoro e bisogna intervenire sulle città con piani di rigenerazione urbana, con un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Da questo punto di vista i distretti del commercio possono essere uno degli strumenti più funzionali al rilancio del territorio».

Alice Pedrazzi, consigliere Unioncamere Piemonte e Manager del Distretto del commercio di Alessandria è intervenuta su «Il city management e le sinergie pubblico/privato dei Distretti». «Occuparsi di commercio significa occuparsi della città - ha detto Pedrazzi - i distretti del commercio mettono il bene relazionale al centro delle politiche commerciali, urbanistiche, sociali e culturali. Nella nostra esperienza ha avuto un grande successo creare un City Management Lab formato da più figure professionali e da varie competenze, in grado di confrontarsi con le istituzioni e proporre progetti e soluzioni. Nella nostra realtà abbiamo già studiato e messo in atto progetti innovativi che uniscono digitalizzazione e welfare a favore dello sviluppo commerciale con risultati immediati in termini di incremento fatturato, azioni solidali e nuovi mercati».

Alessandra Battisti, Professore Ordinario di Tecnologia dell'Architettura presso la Facoltà di Architettura Università degli Studi di Roma La Sapienza, è intervenuta su «La Rigenerazione Urbana all'interno dei Distretti del Commercio». «Attraverso i Distretti del commercio - ha detto nel suo intervento Battisti - bisogna essere in grado di agire non solo come singolo ma con un'identità di brand, un'identità territoriale. Attraverso i Distretti del commercio si mettono in atto attività comuni, si può mettere in atto una logistica condivisa, sviluppare attività a chilometro zero creando una connessione tra commercianti e produttori locali».

Rudy Collini, presidente di Confcommercio Uniascom Varese è intervenuto su «Case History: la provincia di Varese». «I Distretti del commercio sono uno strumento bellissimo ma per farlo funzionare ci vogliono persone che ci credono, che siano motivate, che abbiano voglia di fare sistema, - sono state le parole di Collini - la Regione Lombardia ha invitato a fare squadra tra pubblico e privato, a mettersi assieme, per ottenere finanziamenti, con progetti comuni. In provincia di Varese oggi esistono 22 Distretti del commercio». Collini ha illustrato l'esempio del Distretto del Commercio di Busto Arsizio, fondato da Comune, Confcommercio e un'associazione di cittadini. «Tra le azioni messe in atto - ha aggiunto Collini - progetti di rigenerazione urbana, accessibilità e mobilità, monitoraggio commerciale immobiliare del territorio, supporto all'insediamento di altre attività commerciali, attività di comunicazione e informazione in fiere e appuntamenti nazionali».

Nella prima giornata della Conferenza di sistema regionale, lunedì 24 ottobre, sono intervenuti Francesco Alfieri, direttore di Confcommercio Siracusa, Luca Zanderighi, professore ordinario di Marketing all'Università degli Studi di Milano su «L'inizio, la genesi, le potenzialità, le criticità», Giovanna Mavellia, direttore generale Confcommercio Lombardia su «L'importanza delle associazioni di Rappresentanza in un nuovo sistema commerciale», Roberto Lambicchi, dirigente commercio Regione Lombardia su «I distretti del commercio dal punto di vista della Regione Lombardia, Maurizio Lissoni, presidente di Viviseregno su «Casa History: le reti di imprese come strumento operativo del DUC. Il marketplace», Vincenzo Costa, direttore generale Confcommercio Sicilia e Gianluca Manenti, presidente di Confcommercio Sicilia.

«I Distretti del commercio possono essere il nostro nuovo modello di sviluppo - ha dichiarato Francesco Alfieri - vista l'esperienza delle altre regioni, la Sicilia potrebbe avere una grande opportunità: recuperare luoghi, centri, periferie, attraverso uno strumento agevole, snello ed efficace che può dare risposte immediate. Il Commercio, dunque, come volano economico e sociale delle comunità siciliane. Siamo in ritardo e occorrerebbe, ancor di più, sviluppare azioni sinergiche sul governo siciliano per iniziare l'iter normativo e sollecitare e sostenere, soprattutto, una azione politico-finanziaria a favore dei Distretti del Commercio».

«L'esperienza lombarda dimostra come dal 2008 i Distretti del commercio siano la giusta via per coniugare la crescita economica e l'attrattività con i bisogni della comunità locale - ha detto nel suo intervento Giovanna Mavellia, direttore generale Confcommercio Lombardia - dalle analisi di Confcommercio Lombardia, sui dati dell'Osservatorio Regionale del Commercio, le attività commerciali nell'area dei Distretti diventano più forti e resilienti. E oggi, nel post Covid, si apre una stagione ancora più sfidante: le città e i quartieri tornano ad essere espressione della vitalità urbana e l'obiettivo è quello di rendere questi luoghi non solo attrattivi ma anche sempre più attenti alla rigenerazione e alla sostenibilità». Un risultato possibile grazie alla sinergia tra Regione, Comuni, Camere di Commercio e Confcommercio, che sono il Partenariato pubblico-privato fondamentale nel processo globale di cambiamento a cui stiamo assistendo.

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