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Lunedì 23 Dicembre 2024
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Città darte, proroga di sei mesi -

Palermo, 29 settembre 2011 - Nei prossimi sei mesi nelle città d`arte siciliane i negozi saranno liberi di aprire anche la domenica. E quanto emerso questa mattina a Palermo nel corso di una riunione dell`Osservatorio regionale sul commercio, convocata dall`assessore alle Attività produttive, Marco Venturi. Alle associazioni dei commercianti e ai sindacati Venturi ha dato l`»ok» alla proroga per un semestre. Su proposta di Confcommercio Sicilia era stata avanzata l`istanza di un`altra proroga, al fine di evitare il caos normativo, in attesa della definizione dell`iter della nuova legge sul commercio.

29/09/2011

Palermo, 29 settembre 2011 - Nei prossimi sei mesi nelle città d`arte siciliane i negozi saranno liberi di aprire anche la domenica. E quanto emerso questa mattina a Palermo nel corso di una riunione dell`Osservatorio regionale sul commercio, convocata dall`assessore alle Attività produttive, Marco Venturi. Alle associazioni dei commercianti e ai sindacati Venturi ha dato l`»ok» alla proroga per un semestre. Su proposta di Confcommercio Sicilia era stata avanzata l`istanza di un`altra proroga, al fine di evitare il caos normativo, in attesa della definizione dell`iter della nuova legge sul commercio. E proprio la bozza di questo complesso elaborato di norme per regolamentare il settore è stata oggetto della riunione dell`Osservatorio. L`organo di consulenza tecnica regionale ha chiesto - come spiega il direttore di Confcommercio Sicilia, l`avvocato Julo Cosentino - di poter esaminare con più attenzione un testo così delicato, che va ad incidere sulle attività del comparto e sulle sue prospettive di sviluppo. «Abbiamo chiesto il tempo di fare le nostre valutazioni ed eventuali osservazioni. L`assessore Venturi si è detto disponibile a continuare il confronto sulla bozza di legge, convocando diversi tavoli tecnici, istituiti di volta in volta, a seconda delle varie materie che la compongono, con i soggetti più qualificati. Ciò dovrebbe consentire - aggiunge Cosentino - di convocare entro la fine dell`anno una conferenza generale, nella quale poter fare il punto del lavoro svolto e giungere ad un testo di legge che sia condiviso nel modo più ampio e che soddisfi le esigenze che provengono dalle categorie». La legge sul commercio dovrà quindi approdare in Giunta per l`approvazione e quindi essere sottoposta all`Assemblea regionale siciliana.

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