La Confcommercio di Siracusa esprime grave disappunto e stupore per la ripartizione dei fondi regionali a favore dei Liberi consorzi. Una querelle che da tempo ha infiammato gli animi della politica, con i 5 Stelle che hanno a più riprese puntato il dito contro la Regione e contro alcuni deputati regionali siracusani per non aver impedito quello che viene ritenuto un nuovo «scippo» al territorio. Durante la fase di ripartizione dei fondi, infatti, la Regione per l'ex Provincia aretusea ha stanziato appena 1,2 milioni. Quanto basta per pagare (forse) una mensilità ai lavoratori dell'ente e della partecipata.
E al coro degli indignati per quanto accaduto, adesso si aggiunge anche Confcommercio, secondo cui nella suddivisione dei fondi regionali, non si sarebbe in alcun modo tenuto conto né di criteri oggettivi né, in alternativa, di criteri collegati alle esigenze economico finanziarie dei singoli enti.
La cosa che preoccupa maggiormente l'associazione datoriale, però, in questo caso, non è soltanto la conseguente impossibilità per l'amministrazione provinciale di poter svolgere la propria attività istituzionale e di erogare servizi alla comunità, nonché gli stipendi ai propri dipendenti, ma le reali motivazioni che sembrerebbero aver spinto l'assessorato regionale alle autonomie locali a tagliare i fondi a favore del nostro territorio.
«La motivazione espressa, a quanto pare - dichiara il presidente Elio Piscitello -, è quella che ormai la provincia di Siracusa versa in una situazione tale da rendere inefficaci eventuali interventi regionali, essendo piuttosto necessaria una apposita legge speciale nazionale. Secondo alcuni però, tale motivazione sarebbe del tutto pretestuosa, essendo il vero inconfessabile motivo quello di costringere la Provincia Regionale di Siracusa a cedere, o meglio, svendere le quote in suo possesso dell'aeroporto di Catania (SAC). Ove questo fosse vero, e noi stentiamo a crederlo, sarebbe di una gravità tale da richiedere probabilmente anche un intervento diretto da parte delle autorità competenti«.
Al fine, quindi, di poter fugare ogni dubbio in merito, e di poter chiarire nel dettaglio le reali motivazioni di questa «apparente» iniqua divisione dei fondi destinati ai Liberi Consorzi, la Confcommercio di Siracusa riterrebbe più che opportuno che l'Assessore Regionale alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica, Bernadette Felice Grasso, venga convocato con urgenza, per una audizione pubblica, dalla I Commissione Affari Istituzionali dell'Assemblea Regionale Siciliana.