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Turisti sì, ma soprattutto fai-da-te

Il punto. Confcommercio e Confesercenti: «I soldi in tasca sono pochi e la gente quando spende ci pensa due volte»

Siracusa, 27/05/2013

Presenze turistiche in leggero calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il sì all'ormeggio delle imbarcazioni al Foro Italico e l'avvio delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco, nelle ultime due settimane, avrebbe determinato un incremento di visitatori in città, ma con numeri in linea, se non addirittura in calo, rispetto alla stagione precedente. E senza grossi riscontri positivi per le attività commerciali della città.

A scattare questa fotografia del turismo in città è il presidente di Confcommercio Sandro Romano che, analizzati i dati delle ultime settimane, spiega: «Il numero dei pernottamenti negli alberghi, dopo l'avvio delle rappresentazioni classiche, ha subito un incremento pari al 35% o al 40% rispetto ad aprile, ma senza grosse, buone sorprese rispetto allo scorso anno. Anzi. Il pubblico del Teatro Greco è perlopiù formato da scolaresche che magari, per spendere meno, dormono in provincia. Così negli alberghi cittadini si è registrato un calo di circa il 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con soggiorni limitati alle due notti del fine settimana».

Non migliore la situazione per quanto riguarda i ristoranti dove, come precisa Sandro Romano «si è registrato un decremento nel volume degli affari»
.

E i fatti parlano chiaro. «La crisi si fa sentire - racconta il titolare di un ristorante di Ortigia - e la gente spende pochi soldi. Certo, dall'inizio di maggio a ora, tra le rappresentazioni classiche e l'autorizzazione all'ormeggio delle imbarcazioni al Foro Italico, un leggero aumento dei clienti si è notato, ma con la crisi che c'è la gente spende davvero poco, basti pensare che molti si siedono e prendono un piatto di pasta in due».

Gli fa eco il presidente di Confcommercio: «Girando per Ortigia è possibile notare la presenza di tantissimi turisti con i sacchetti della spesa in mano». Si tratta insomma di un modo per mangiare fuori casa senza spendere troppo, ma anche di un'opportunità, per i visitatori che arrivano in barca per esempio, di fare provviste per alcuni giorni. Così il settore alimentare è l'unico ad aver risentito positivamente di questo incremento di visitatori, che si registra in città da alcune settimane a questa parte.

A confermare l'analisi di Sandro Romano è la titolare di un negozio di alimentari in Ortigia che, stando alla cassa, pur non notando lo stesso movimento dello scorso anno, ha potuto riscontrare come i circa 200 clienti giornalieri registrati a febbraio oggi siano invece diventati circa 400 o 450. Il doppio insomma. Ma lo stesso non può dirsi per tutti gli altri tipi di attività commerciali. A parlare è il presidente di Confesercenti, Arturo Linguanti, che spiega: «Ortigia è piena di turisti che non vivono però la città. Per esempio nessuno di loro ha nulla in mano e i motivi sono due: qui non c'è un solo gadget che ricordi Siracusa con per esempio Archimede, Santa Lucia o il Teatro Greco, ma semplicemente oggettistica con immagini della Sicilia se non di Taormina».

Quanto al sì all'ormeggio delle imbarcazioni al Foro Italico, che negli ultimi dieci giorni ha portato in città tre navi da crociera e dieci yacht, Arturo Linguanti precisa: «Il turismo crocieristico in Sicilia conta un milione e 700 mila persone l'anno. Ma in queste statistiche, dove a fare la parte del leone sono Trapani, Palermo, Catania e Messina, Siracusa non viene nemmeno citata. E questo nonostante chi arriva a Siracusa via mare per vivere la città non debba nemmeno prendere un taxi perché in pochi passi si è nel cuore di Ortigia, in una delle piazze più belle del mondo».

E il presidente di Confesercenti conclude: «Certo, l'arrivo di qualche nave da crociera e mega yacht qualcosa porta in città, ma non è questo quello che merita una città come Siracusa dove, a partire dal 2012, ogni giorno chiude un'attività commerciale».

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