Un numero verde dedicato alla denuncia - anche in forma anonima - e alla prevenzione di atti vandalici e intimidatori, l'inasprimento delle pene per evitare eventuali successive ritorsioni e una serie di iniziative tra le varie associazioni, la pubblica amministrazione e la prefettura al fine di aiutare i commercianti. Queste le proposte messe sul tavolo da Confcommercio, Confindustria e Sicilia imprese per combattere l'ondata di criminalità che imperversa in provincia di Siracusa, ma non solo.
In occasione della Giornata nazionale della legalità, alcune associazioni datoriali si sono riunite nella sede di Confcommercio per trovare il modo di fronteggiare le questioni inerenti la criminalità e l'abusivismo che si sta diffondendo a macchia d'olio sul territorio. Da questo incontro verrà stipulato un documento contenente varie proposte destinate all'aiuto dei commercianti e dei cittadini.
Durante l'incontro il presidente di Confindustria Diego Bivona ha espresso la volontà di voler combattere il clima di omertà denunciando anche la corruzione all'interno delle amministrazioni pubbliche, perché la corruzione crea disagio. Il presidente di SiciliaImpresa, Paolo Lentini, propone una maggiore presenza di controlli da parte delle forze dell'ordine e una più massiccia presenza sul territorio al fine di tutelare anche le piccole imprese contro il dilagante fenomeno dell'abusivismo. Il presidente di Confcommercio, Sandro Romano, auspica che tutte le associazioni siano coese e che partecipino attivamente alla redazione del documento.
Infine, durante l'incontro sono stati forniti dati richiesti da Confcommercio riguardanti la Sicilia: l'aumento dell'abusivismo rispetto allo scorso anno dell'11% che era del 52%, diminuzione dei furti del 9% rispetto all'anno scorso che era il 38% e aumento dell'usura del 9% rispetto all'anno scorso che era del 18%.
Il Presidente di Confindustria Siracusa Diego Bivona interviene sui temi della legalità e della difficoltà nel fare impresa. «Ci associamo al grido di allarme del Presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro che si aggiunge ai tanti appelli che più volte abbiamo lanciato contro l'ostruzionismo e i veti incrociati verso chi vuole fare impresa e investire - dice Bivona - Come Confindustria Siracusa abbiamo posto il tema della coesione sociale mettendo insieme soggetti responsabili che abbiano veramente a cuore le sorti dello sviluppo sostenibile del nostro territorio e passare dalla cultura del conflitto e della contrapposizione alla cultura della collaborazione. Confidiamo che il nuovo corso della politica regionale possa prendere in seria considerazione questo accorato appello che viene dal mondo dell'impresa e che inserisca nell'agenda politica come assoluta priorità il diritto di cittadinanza di fare impresa».
Il tema è strettamente legato all'iniziativa odierna che ha visto oggi le Associazioni di categoria riunite per riflettere sui fatti criminali del nostro territorio. «Siamo e saremo sempre solidali - continua il Presidente di Confindustria Siracusa - con chi è colpito da eventi eclatanti o dalle estorsioni della criminalità che va combattuta con l'impegno repressivo delle forze dell'ordine, che non mancheremo mai di ringraziare, e con l'impegno delle istituzioni tutte e della società civile. Ma per risolvere alla radice il problema - conclude Diego Bivona - occorre avviare una stagione di vero sviluppo sostenibile, con al centro l'impresa per dare risposte concrete a chi è senza lavoro e sottrarre manovalanza alla criminalità mafiosa».