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Martedì 3 Dicembre 2024
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ATTIVITÀ PRODUTTIVE Suolo pubblico a Siracusa, Confcommercio chiede nuovamente un incontro col Comune: “o sarà class action”

Un incontro per discutere degli aumenti della tassazione sul suolo pubblico fino al 200% e della relativa votazione in Consiglio comunale per l`annullamento di tali provvedimenti.

Siracusa, 23/05/2019

Confcommercio chiede nuovamente un incontro con il Comune di Siracusa per discutere sulla delibera della Giunta Comunale che prevedeva gli aumenti della tassazione sul suolo pubblico fino al 200% e la relativa votazione in Consiglio comunale per l'annullamento di tali provvedimenti. Una seconda chiamata, dato che l'associazione prima del Consiglio comunale aveva mostrato tutte le proprie perplessità, che adesso viene rinnovata da un ulteriore invito a Palazzo Vermexio per richiedere, in via d'urgenza, la comunicazione ufficiale dell'annullamento delle notifiche già inoltrate e pervenute alle aziende, anche tramite la stessa associazione di categoria. In caso contrario si valuterà l'ipotesi di costituire una class action contro l'ente.

«Dato l'avvio della stagione di maggior flusso di presenze nella nostra città - si legge nella nota -, il confronto tra Confcommercio e Comune risulta davvero necessario per mettere gli operatori economici del territorio nelle migliori condizioni per poter lavorare. La richiesta dell'associazione è quella di essere convocata al più presto per poter rappresentare le istanze della categoria e la posizione dei suoi rappresentati con l'auspicio di raggiungere una reale condivisione di intenti. Se tarderà ad arrivare una risposta concreta da parte della Pubblica Amministrazione, le richieste giunte alla Confcommercio da parte delle aziende sono state numerosissime e tali da immaginare una class action immediata contro il Comune: rappresentare gli interessi dell'intera categoria di commercianti e degli operatori nei servizi significa anche pretendere l'ascolto delle istanze di chi compone il motore economico di un intero territorio.»

Un'ipotesi quest'ultima, anticipata dal consigliere comunale Salvatore Castagnino, che a gran voce ha chiesto all'amministrazione di annullare in autotutela tutte le richieste di pagamento del suolo pubblico applicate con le somme previste dalla delibera di Giunta, ma «riviste» al ribasso dal Consiglio comunale.

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