PROTESTANO ANCHE LE ASSOCIAZIONI Siracusa, rincari fino al 200% sul suolo pubblico. Confcommercio: “subito la revoca del provvedimento” | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Martedì 3 Dicembre 2024
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PROTESTANO ANCHE LE ASSOCIAZIONI Siracusa, rincari fino al 200% sul suolo pubblico. Confcommercio: “subito la revoca del provvedimento”

La Confcommercio, insomma, si schiera a chiare lettere contro questi provvedimenti di aumento, già diventati oggetto di "battaglia" politica con il consigliere comunale, Salvatore Castagnino che ha presentato un atto in cui chiede al Comune di ritirare in autotutela il provvedimento.

Siracusa, 08/05/2019

«Non possiamo accettare il modus operandi della pubblica amministrazione, che esclude aprioristicamente il dialogo democratico tra le parti» ad affermarlo è Francesco Alfieri, direttore della Confcommercio della provincia di Siracusa, che entra nello specifico sulle delibere di Giunta che prevedono aumenti esponenziali dei tributi locali. Riferimento specifico, ovviamente, alle tariffe del suolo pubblico, schizzate letteralmente alle stelle, con rincari fino al 200% previsti dal prossimo 1 giugno.

«Ma gli Amministratori hanno fatto proiezioni sugli effetti che queste decisioni hanno sulle imprese locali - si chiede Alfieri, che prosegue -. Anche solo a livello di tempistiche, come si può senza un preliminare confronto con le parti coinvolte, stabilire ad anno in corso aumenti tali, che necessariamente influiranno - e pesantemente - sui bilanci delle tante imprese siracusane che subiranno tale decisione? Agli imprenditori si chiedono non solo sacrifici, investimenti e coraggio, ma anche programmazione e professionalità, per dare del territorio tutto, una immagine quanto più attrattiva e seria possibile. E la Pubblica Amministrazioni li rispetta in questo modo?»

La Confcommercio, insomma, si schiera a chiare lettere contro questi provvedimenti di aumento, già diventati oggetto di «battaglia» politica con il consigliere comunale, Salvatore Castagnino che ha presentato un atto in cui chiede al Comune di ritirare in autotutela il provvedimento.

«Probabilmente occorre ancora sottolineare - prosegue il direttore di Confcommercio -, perché sembrerebbe non essere un concetto chiaro, benché dovrebbe essere molto semplice da comprendere e ricordare, cosa vivono oggi le imprese, in particolare i Pubblici Esercizi: aumento delle tasse e dei tributi senza avere servizi migliori che giustifichino gli aumenti, abusivismo soffocante e demotivante, traffico urbano incontrollato che blocca la vivibilità e la fruizione del territorio, burocrazia schizofrenica. Solo per citare alcune difficoltà. Sembrerebbe ci siamo abbandonati al fascino della perversa modernità fluida da quando Bauman l'ha coniata - sottolinea il direttore di Confcommercio Francesco Alfieri -, così, pensiamo che una democrazia non abbia bisogno dei corpi intermedi e di rappresentanza che i padri costituenti, invece, hanno cercato di inserire nella dialettica politica».

È chiaro che oggi la Pubblica Amministrazione debba gestire fatti complessi con poche risorse, inoltre con l'imposizione della Corte dei Conti di provvedere al riequilibrio di un bilancio sempre più deficitario, tuttavia per Confcommercio le scelte del Comune non possono essere solitarie, nascoste, mascherate dietro i tempi e le scadenze della burocrazia.

«Abbiamo bisogno di una reale pianificazione e programmazione delle attività produttive che ancora oggi rappresentano la vitalità delle città - conclude il direttore della Confcommercio -. Le aziende sono la luce delle piazze, delle vie, dei quartieri e abbiamo l'obbligo politico, sociale, economico e morale di preservarle poiché reale patrimonio dell'intera comunità».

Per l'associazione datoriale accorre sapere la volontà della pubblica amministrazione poiché non ritengono possibile avallare scelte non condivise. «Ecco la prima risposta che attendiamo: chiediamo, preliminarmente e con forza, che l'aumento del suolo pubblico venga revocato, in attesa di fare un incontro con le associazioni maggiormente rappresentative, affinché nel processo decisionale le esigenze del territorio giochino un ruolo importante«.

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