Siracusa, Provincia da accorpare a Catania: | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Lunedì 22 Luglio 2024
NOTIZIE

Siracusa, Provincia da accorpare a Catania:

Questa fascia territoriale possiede le industrie pesanti più importanti d`Europa e rappresenta circa il 90% del nostro P.I.L.

Siracusa, 22/08/2013

Sandro Romano, Presidente Confcommercio, su riordino territorio siciliano e accorpamento della zona industriale di Priolo e Melilli e Porto di Augusta a Catania: "Sembrerebbe cha da una prima bozza sul riordino del territorio siciliano la nostra provincia verrebbe smembrata in favore della città di Catania che nel frattempo diventerebbe area metropolitana insieme a Palermo e a Messina.

In particolare Melilli, Priolo ed Augusta insieme al suo porto, sarebbero inglobati da Catania gestendo, di fatto, il flusso economico e dunque i finanziamenti in essere della parte nord della nostra provincia. Ovviamente questa scelta semplicistica ha un solo scopo, di eliminare una città importante, non soltanto dal punto di vista storico, visto che Siracusa nasce nell`VIII a.c. senza contare i primi insediamenti preistorici di popolazioni dell`età del bronzo e del ferro, ma soprattutto dal punto di vista socio-economico.

Infatti, questa fascia territoriale possiede le industrie pesanti più importanti d`Europa e dunque una ricchezza endogena che rappresenta circa il 90% del P.I.L. della nostra Provincia. Ora, non vogliamo fare uno sciocco campanilismo, ma non possiamo permettere che una commissione parlamentare dell`Assemblea Regionale, all`interno della quale nessuno rappresenta Siracusa, senza sentire il territorio, d`emblée, possa cancellare anni di storia di un popolo, battaglie sociali, sacrifici e morti di tanta gente.

Non solo, fu il popolo siracusano, e non altri, che alla fine degli anni `50 fece la scelta di insediare l`industria (a torto o a ragione, in questa sede non è importante), assumendosi tutte le responsabilità.

Il popolo siracusano ha dovuto convivere, e continua ancora oggi, con tanti effetti collaterale che l`industrializzazione ha determinato. Infine, in un momento di grande difficoltà socio-economica, abbiamo bisogno di aggregare quante più forze economiche per attrarre ricchezza e non di certo disperdere le energie più importanti a favore di altri.

Pertanto non posiamo permettere e non permetteremo che il nostro territorio sia preda del potere per giochi di poltrone, poiché convinti che è un popolo, con la sua storia, che determina i confini di un territorio. Chiediamo al tavolo permanente del lavoro di intervenire immediatamente e in modo decisivo, insieme alla deputazione, ai sindaci di tutti i nostri comuni e a tutte le realtà sociali."

   Seguici su Facebook