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Lunedì 22 Luglio 2024
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Siracusa, Tassa di soggiorno: "si trovi un momento di confronto reale e non di facciata", così Romano (Confommercio)

Occorre trovare momenti di confronto reale e non di facciata, affinché le decisioni siano le più condivise possibili

Siracusa, 11/02/2014

Il presidente di Confcommercio di Siracusa, Sandro Romano, entra nel dibattito scaturito dall'istituzione della tassa di soggiorno e dal ricorso presentato al Tar di Catania da parte dell'associazione "Noi albergatori". Romano auspica l'istituzione di un tavolo di confronto tra le parti in causa, atto a produrre una programmazione congiunta. Queste nello specifico le parole del presidente di Confcommercio:
Sentiamo forte la responsabilità di intervenire nel dibattito relativo alla tassa di soggiorno che va inserita, a nostro avviso, in un`ottica più ampia: il turismo a Siracusa come rilancio economico per poter creare nuove occasioni di sviluppo. E` chiaro a tutti oramai che il mondo è palesemente cambiato e pertanto le dinamiche socio-economiche che hanno generato nel passato questo sistema devono essere inevitabilmente riviste.

La politica, le associazioni datoriali e dei lavoratori e tutti gli interlocutori di un territorio, devono trovare momenti di confronto reale e non di facciata, affinché le decisioni siano le più condivise possibili. Occorre trovare, insieme, soluzioni percorribili per fronteggiare i mutevoli cambiamenti che hanno messo in ginocchio la nostra società, che nel passato ha fondato la sua ricchezza in un polo petrolchimico oramai in forte declino.

Riteniamo che una vera svolta sia possibile nella nostra area, grazie alle tante potenzialità storico-naturali, a patto che noi tutti, senza posizioni precostituite, facciamo il nostro dovere secondo un nuovo modello di sviluppo inserito all`interno di un nuovo metodo di lavoro.

Il ricorso al tribunale amministrativo avviato dall`associazione degli albergatori dimostra un malessere, che non può essere sottaciuto, di un gruppo importantissimo di imprenditori che ogni giorno lotta per la sopravivenza. Queste manifestazioni vanno assolutamente comprese e non demonizzate, sapendo che gli imprenditori vanno sostenuti e ascoltati.

Non può esistere lavoro senza impresa così come non esiste impresa senza lavoratori, ma, una comune, consapevole e chiara «visione del turismo» deve nascere a Siracusa e in Sicilia perché le imprese devono sapere se il nostro è un territorio favorevole su cui investire e trovare tutte le condizioni per crescere oppure se conviene scappare e andare verso altri territori. Non possiamo gestire processi economici assai complessi con rapporti personali delegati al singolo. Abbiamo, invece, bisogno di istituzionalizzare regole e metodi chiari e certi per tutti, dove tutti si possono inserire nella correttezza e nella legalità.

Ovviamente il turismo ha bisogno di tutte le categorie che operano nel settore e che avrebbero tanto da dire e da proporre per una reale programmazione, ma troppo spesso mancano le occasioni vere dove tutto ciò può avvenire. Non si può, infatti, pensare che ognuno sia depositario della verità, ma le visioni, le idee e i progetti vincenti, nascono e si sviluppano se tutti sono coinvolti.

Siamo convinti che tutti insieme, anche in rete con le province di un`area vasta, possiamo raccogliere la sfida verso questo «nuovo mondo» che irreversibilmente ci pone di fronte a delle scelte più mirate in un contesto di grande competizione globale. Il rapporto bancario, la flessibilità del lavoro dipendente, la tassazione, la legalità e poi i servizi nel territorio i collegamenti, il rapporto con l`amministrazione, sono tanti i temi che insieme possiamo discutere e risolvere ma senza diktat.

Auspichiamo al più presto un tavolo di confronto dove le decisioni siano condivise tra chi opera nei settori del turismo e sia realmente e maggiormente rappresentativo nel territorio e dove la programmazione garantisca la crescita del lavoro in genere. Solo così, forse, riusciremo a «resistere» e lasciare ai nostri figli un mondo migliore.

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