“Village for all” un marchio di qualità per il Turismo accessibile | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Lunedì 23 Dicembre 2024
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“Village for all” un marchio di qualità per il Turismo accessibile

Si Incontrano alcuni imprenditori per sviluppare questa nuova nicchia di mercato che può rappresentare anche il 20 per cento della domanda

Siracusa, 01/03/2013

«Village for all» è un marchio di qualità che sta prendendo piede sempre di più in tutta Europa e in America, per il Turismo accessibile.

Ieri, presso la sede di Confcommercio si sono incontrati alcuni imprenditori per sviluppare anche in Sicilia, partendo da Siracusa, questa nuova nicchia di mercato che può rappresentare anche il 20 per cento della domanda. Il Progetto è stato presentato dal presidente nazionale di «Village for all» Roberto Vitali e dal suo direttore Silvia Bonoli ad Eugenio Manca, Enza Privitera e Francesco Alfieri, dirigenti di Confcommercio, Bernadette Lo Bianco, presidente del fondo italiano abbattimento barriere architettoniche (FIABA), Irene Galeano dirigente del Cosvis, Carmelo Conigliaro presidente di Agriturist e a Lucia Iacono rappresentate delle guide turistiche.

In seguito alle molteplici sollecitudini dell`Unione Europea un gruppo di imprenditori creano un marchio che rappresenta uno stile di vita per tutti. Patrocinati dall`associazione del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), dal network europeo per il turismo accessibile (ENAT), dal Ministero del turismo e da altre associazioni nazionali «Village for all» è presente nel nord d`Europa, in Croazia, in Italia e in Brasile poiché riesce a sviluppare nuovi flussi turistici al`interno delle stesse strutture alberghiere.

Anche Siracusa vuole entrare in questo circuito che porta, come dimostrato dalle esperienze in altre parti d`Italia, un incremento del flusso turistico.

Il marchio «Village for all», fornisce la giusta informazione della struttura evitando, di fatto, delle incomprensioni con il cliente finale. Attraverso l`analisi della struttura si arriva ad un risultato conoscitivo rispetto alla sua accessibilità, a questo punto il titolare della struttura turistica comprende cosa deve fare per accogliere il nuovo flusso turistico che incomincia ad essere presente anche nel nostro territorio. «Questa iniziativa può essere applicata - hanno commentato i presenti - anche ai negozi e addirittura ai piani urbanistici delle città all`interno dei quali esiste una assenza di politiche di inclusione per i disabili». Questa iniziativa sarà uno strumento di coinvolgimento sociale per il prossimo futuro anche nella nostra città.

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