Rassegna Stampa | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Mercoledì 3 Luglio 2024
NOTIZIE

BILANCIO, CONFCOMMERCIO AL CONSIGLIO: «VA EVITATO IL COMMISSARIAMENTO»

Documento della giunta di Confcommercio: «Il commissariamento avrebbe effetti devastanti per la cittadinanza

WWW.GDS.IT   Mercoledì, 29 Agosto 2012
Un invito al consiglio comunale «a non lasciare scivolare le proprie responsabilità» e l'allarme sul rischio «commissariamento». La giunta della sezione provinciale della Confcommercio a poche ore dal consiglio comunale sui tributi ha inviato una lettera al consiglio comunale. Nel documento firmato dal presidente provinciale Sandro Romano e da Eugenio Manca Sebastiano Fontana Dimitri Fontana del Vecchio Sebastiano Brocca Angelo Tinè ed Emanuele Scorpo gli esponenti dell'organizzazione di categoria non nascondono la propria preoccupazione per «la mancata approvazione del bilancio di previsione». «È sempre più evidente - si legge nel documento - quanto il rischio di commissariamento possa diventare reale anche dopo il parere del Collegio dei Revisori dei conti sulla proposta di bilancio approvata dalla giunta». Già nei giorni scorsi lo stesso Romano aveva lanciato l'allarme sul rischio di un blocco dei pagamenti degli stipendi dei dipendenti comunali Per questo la giunta lancia un appello «a tutte le forze politiche affinchè allontanino il rischio di un commissariamento che avrebbe ricadute devastanti su tutta la cittadinanza». Il destinatario principale del messaggio è il consiglio comunale «che deve svolgere fino in fondo il proprio mandato senza far scivolare la responsabilità di questo compito a chi come il commissario estemo avrebbe il semplice dovere di applicare delle regole economiche a scapito delle Istanze politiche del territorio». I rappresentanti della Confcommercio ricordano ai consiglieri «che è loro prerogativa approvare il bilancio apportando i dovuti emendamenti in maniera tale da tenere in considerazione le esigenze dei più deboli». Davanti a un momento così delicato la giunta di Confcommercio esprime la "massima disponibilità ad avviare una nuova stagione di rinascita dove tutti concorriamo al miglioramento del nostro territorio. Il messaggio dell'organizzazione di categoria insomma si conclude con un filo di speranza. «Le soluzioni alla crisi si possono trovare - concludono i componenti della giunta di Confcommercio - se si vuole venire incontri ai bisogni che le famiglie le imprese e lavoratori oggi reclamano. Bisogna però abbandonare sterili personalismi e interessi privati».

NUOVO CORREDO CON SORPRESA

Quest`anno gli articoli scolastici non presentano alcun aumento di costo, a patto che...

WWW.LASICILIA.IT   Venerdì, 24 Agosto 2012

PRIMO BILANCIO POST-FERRAGOSTO CALO DEL TURISMO

Si attesta intorno al 15% il calo delle prenotazioni nelle strutture ricettive in provincia.

WWW.LASICILIA.IT   Venerdì, 24 Agosto 2012
Si attesta intorno al 15% il calo delle prenotazioni nelle strutture ricettive in provincia. Il dato è frutto dellanalisi del primo consuntivo turistico postferragosto. Lo studio è stato effettuato da Confcommercio il cui presidente Sandro Romano prima che iniziasse la stagione aveva chiesto e avuto la collaborazione dei titolari di alberghi b&b ristoranti pizzerie etc per avere un quadro quanto più completo possibile dellandamento della stessa stagione turistica. Se la media generale può essere indicata nei 15 punti percentuali di calo ci sono alcuni dettagli che vanno messi in rilievo. E questi non sono in positivo: riguardano gli alberghi di categoria inferiore alle 3 stelle e i bed% brekfast che hanno registrato un preoccupante -50%. Ma il presidente provinciale di Confocommercio precisa: «Abbiamo preso a raffronto i dati del 2009 e 2010. Abbiamo volutamente saltato lanno scorso perchè i numeri ch ne sarebbero emersi avrebbero dato un panorama falsato. Lo scorso anno si sono riversati in sicilia e quindi anche a Siracusa quesi visitatori che altrimenti sarebbero andati nei Paesi nordafricani a vocazione turistica e poi scartati per le note vicende legate ad allarmi terroristici ». Di fatto scomparso il turismo nautico rileva ancora sandro Romano. «La situazione del porto ha fatto sì che al di là di qualche nostalgico che torna (ma che si ferma sempre meno) abbiamo perso quella che avrebbe rappresentato la voce più importante per leconomia locale. Il turista nautico è il più facoltoso e ogni barca approdata avrebbe speso non meno di 5.000 euro in pochi giorni ed è una stima per difetto lasciando i soldi nei ristoranti del posto nei negozi del posto nei mercati locali. A questo punto si può dire solo che a Siracusa spetta la maglia nera per capacità di investire nel turismo ». Ma non solo. le spetta anche per lassenza di trasporti e per la carenza delligiene urbana come fatto rilevare dagli stessi turisti intervistati per un sondaggio statistico. «Cè anche unaltra indicazione in negativo presentata da ogni visitatore interpellato: lassenza di punti di informazione. Fatta eccezione per le reception degli alberghi di cui erano ospiti lunica alternativa erano le mappe - commenta ancora sandro Romano -. MI chiedo se sia pensabile concepire in maniera così disorganizzata le politiche turistiche». Ma qualcosa di positivo cè nella valutazione dei visitatori: la bellezza della città e del suo vasto patrimonio tra storia e mare e la sicurezza. Ogni turista ha dichiarato di essersi sentito «protetto» grazie alle pattuglie dislocate sul territorio. «Un eccellente lavoro di prevenzione che ha abbattuto quei piccoli reati che tanto disturbo arrecano al visitatore - conclude Romano - e che tanto incidono sullimmagine della città»

DA UNA PERDITA PREVISTA DEL 13% SI È GIUNTI A UN REALE CALO DI VENDITE DEL 25%

IL FALLIMENTO DEI SALDI ESTIVI, ORMAI IN DIRITTURA D`ARRIVO, E UN FUTURO CHE NON PROMETTE NULLA DI BUONO

WWW.LASICILIA.IT   Giovedì, 23 Agosto 2012

NESSUNO RINUNCIA AL CAFFÈ

I siracusani non rinunciano al rito del caffè al bar

WWW.LASICILIA.IT   Mercoledì, 22 Agosto 2012
I siracusani non rinunciano al rito del caffè al bar. Uno dei pochi lussi che continuano a permettersi nonostante la crisi economica che non risparmia alcuna famiglia. E così nonostante un leggero calo registrato in questo periodo in tutti i settori per lamata tazzina non può parlarsi di crollo. Ne è certa Enza Privitera titolare di un bar-tabaccheria alla stazione ferroviaria e responsabile di Fipe Confcommercio che rifacendosi a un articolo sullargomento da noi pubblicato qualche giorno fa sottolinea come il caffè spesso considerato dannoso per la salute in dosi non eccessive faccia al contrario bene. «Il caffè - spiega la Privitera - possiede numerose proprietà benefiche e in situazioni di assunzione moderata non produce alcun effetto nocivo». La bevanda non sarebbe insomma un nemico della salute nemmeno con le alte temperature di questi giorni. E i fatti parlano chiaro: «Diverse analisi - afferma il presidente di Confcommercio Sandro Romano - hanno rilevato che le persone che bevono caffè hanno una maggiore protezione verso alcune patologie come il diabete di tipo 2 e il morbo di Parkinson. Pare inoltre che se consumato regolarmente il caffè dimezzi il rischio di cancro al fegato e diminuisca quello alla mammella e al colon». Gli fa eco la responsabile di Fipe: «Bere una buona tazzina di caffè mentre si legge il giornale è quasi un culto per i siracusani. E soprattutto in un momento di crisi non solo economica è importante concedersi cinque minuti di pausa che fanno bene al corpo e allo spirito senza peraltro spendere troppo».

SALDI, ROMANO: CROLLO DEL 30 PER CENTO

CONFCOMMERCiO. Sono pessimi i dati sui consumi in provincia. L'allarme del presidente dell'associazione: «Molte attività pronte a chiudere»

WWW.GDS.IT   Lunedì, 20 Agosto 2012
Un crollo del 20 per cento in tutti i settori. Sono dati preoccupanti quelli emersi dal volume d'affari delle attività commerciali della provincia. A lanciare l'allarme è il presidente provinciale della Con-fcommercio Sandro Romano che spiega come "neanche il periodo dei saldi è riuscito a risollevare le sorti di molte categorie". La stagione estiva è ormai quasi terminata e il bilancio del presidente provinciale della Confcommercio è tutt"altro che roseo. Di fatto nessun settore è riuscito a salvarsi da crolli anche ingenti. A cominciare dal settore alberghiero. «Abbiamo registrato un 25 per cento in meno per quanto riguarda i pernottamenti - sostiene Romano -. Sono riuscite a "tenere" solo zone come Marzamemi e Noto mentre i crolli più vertiginosi si sono verificati in città. A soffrire di più sono i b&b. soprattutto nel centro storico di Ortigia». I saldi almeno queste erano le speranze avrebbero dovuto alleviare questa crisi ma nei fatti non è stato cosi perchè causa proprio la recessione economica c'è stato un forte calo dei consumi «Abbiamo registrato un 30 per cento in meno del volume d'affari -ha aggiunto il presidente provinciale della Confcommercio -. Forti decrementi ci sono stati in tutti i settori dall'abbigliamento alle gioiellerie ai negozi di elettrodomestici e telefonia. I negozi riescono a vendere solo attraverso le offerte». E luglio e agosto proprio i mesi In cui si effettuano i saldi hanno confermato il trend negativo. «C'è stato un forte calo anche nelle vendite dei negozi di fascia alta - continua Romano - questo succede per le minori presenze di turisti e anche per la scelta di tanti siracusani residenti soprattutto all'estero che quest'anno non sono tornati in città per le vacanze». In questo quadro desolante non si salva il settore della ristorazione che «solo la settimana di Ferragosto ha "respirato" ma che per tutta l'estate è stato in forte crisi". «Non è di certo un caso - dice Romano - se nel centro storico ci sono molte attività in crisi e che a settembre rischiano seriamente di chiudere. I dati sono tutti molto preoccupanti e la situazione potrebbe anche peggiorare soprattutto nei caso in cui le amministrazioni non dovessero riuscire a garantire le tredicesime».

PER LABBIGLIAMENTO È UNA CRISI SENZA FINE

FEDERMODA: A LUGLIO CALO DEL 13% RISPETTO ALLO SCORSO ANNO E AD AGOSTO DEL 20%

WWW.LASICILIA.IT   Domenica, 19 Agosto 2012
Sebastiano Brocca presidente provinciale di Federmoda parla della stagione estiva e di un ulteriore calo delle vendite che rispetto alla scorsa stagione degli sconti presentavano questanno merce più pregiata e di marche importanti. «Dopo un deludente mese di luglio - dice - si sperava nel mese di agosto per una ripresa. E invece il numero di acquirenti si è ridotto ancora. Basti pensare che rispetto al 2011 il mese di luglio ha segnato un decremento delle vendite pari al 13 per cento con picchi del 20 per cento in queste prime settimane di agosto. Le cause sono molteplici: dalle elevate temperature che stanno dissuadendo le persone a fare un giro per i negozi allesodo verso le zone balneari. La motivazione principale però rimane la crisi profonda che sta costringendo le famiglie a stringere al massimo la cinghia». -Speranze immediate? «Anche se la speranza è lultima a morire è difficile pensare che limpennata negli acquisti possa registrarsi nellultimo scorcio di agosto o nella prima settimana di settembre a chiusura della stagione degli sconti. E nel primo periodo infatti che si trova più assortimento di merce e dunque si dovrebbe comprare di più». Il presidente di Federmoda lassociazione dei negozi di abbigliamento affiliata alla Confcommercio interviene poi sulla percentuale di sconti che viene applicata questanno dai singoli negozi. «Nel tentativo di rifarsi dalla stasi che ha contraddistinto linizio dellestate - dice Brocca - i negozianti hanno applicato tempestivamente percentuali stratosferiche di sconti che hanno raggiunto il 70 per cento. Un ribasso che certamente ha invogliato anche gli acquirenti più reticenti ma che ha decretato una vertiginosa diminuzione nel loro volume daffari. Inoltre la crisi sta condizionando notevolmente le scelte degli acquirenti. Ormai si comprano solo gli articoli necessari che per la loro praticità possono essere indossati frequentemente e per lunghi periodi. Di contro gli stessi acquirenti non sembrano intenzionati a rinunciare alla moda. Pur avendo la possibilità di comprare a prezzi stracciati merce degli anni scorsi un po tutti stanno optando per abbigliamento e calzature della stagione in corso».

TROPPE SPESE E POCHI AFFARI, CÈ CHI VUOLE MOLLARE

Romano: «Almeno nove titolari di attività nel centro storico pronti a vendere o cedere la gestione»

WWW.GAZZETTADELSUD.IT   Lunedì, 13 Agosto 2012
Un momento così nero il commercio non lo viveva da tempo immemore. «Ricordo - afferma il presidente provinciale di Confesercenti Arturo Linguanti - che agli inizi degli anni Settanta ci fu anno in cui il comparto soffrì parecchio. Ma quello fu un problema passeggero. Adesso invece ci siamo infilati in una crisi dalla quale non sappiamo ancora quando e come usciremo». Nemmeno la stagione dei saldi ha ridato fiato alle attività commerciali che a questo punto hanno ben poco in cui sperare per invertire la tendenza. Per la verità negli ultimi dieci giorni qualche piccolo segnale positivo cè stato. Ma limpressione - più che il timore - è che si tratti di segnali passeggeri dovuti a circostanze particolari. Sandro Romano presidente provinciale di Confcommercio dà la sua spiegazione: «Si tratta - afferma - degli acquisti effettuati da quelle famiglie che si sono viste costrette a rinunciare alla vacanza e hanno deciso di spendere qualche soldo sfruttando la possibilità di acquistare merce di buona qualità a basso costo ». Ma tolto questo timidissimo segnale positivo rimane uno scenario desolante. Di questo passo la previsione di chiusura per decine di attività appaiono tuttaltro che campate in aria. I problemi però non sono solo per i commercianti di abbigliamento e calzature. Anche i negozi di alimentari hanno visto ridursi i loro affari. «La busta della spesa di una famiglia media - afferma Linguanti - non è quella di una volta. Oggi si risparmia e si apparecchia la tavola con molto meno». Ancora peggio se la passano i titolari di ristoranti e pizzerie. Il problema per questi locali non è legato a questi giorni. «In questa settimana di ferragosto - spiega Romano - lavoreranno certamente molto bene. Ma sino ad ora non è stato così. Immagino sia capitato a molti di entrare in uno di questi locali di sera nei fine settimana e di trovare senza alcun problema un tavolo libero. Prima non succedeva o accadeva molto più di rado. A conferma che anche in questo settore le cose non vanno più come una volta ho saputo che ci sono ben nove titolari di questi locali del centro storico interessati a vendere o cedere in gestione le loro attività». Il problema per questi locali è che se da un lato diminuiscono i clienti dallaltro lievitano le tasse e le spese per personale acqua luce e gas e vari altri servizi. «Le attività che sembrano avere meno difficoltà - afferma Romano - sono le pizzerie da asporto visto che sempre più persone scelgono di mangiare a casa una pizza prima di uscire e naturalmente le gelaterie». Secondo Romano è fondamentale che il Governo studi un provvedimento con cui aiutare le piccole aziende e le famiglie oggi in gravi difficoltà a causa dei debiti contratti quando stavano economicamente meglio. «Si dovrebbe intervenire sulle banche - afferma - affinché questi debiti si diluiscano di più nel tempo trasferendoli dal breve e medio termine al medio e lungo termine. Insomma se le famiglie non tornano a consumare e a spendere è inutile parlare di come fare ripartire le c o n omia ».

L'ISOLA PEDONALE IN VIA ROMA, I COMMERCIANTI: «VA REVOCATA»

CENTRO STORICO. Il presidente dell'Unione, Sandro Romano: «Penalizzante per gli operatori»

WWW.GDS.IT   Sabato, 11 Agosto 2012
«L'isola pedonale istituita in via Roma va revocata». Lo ha ribadito il presidente provinciale della Confcommercio Sandro Romano che ha bocciato il provvedimento varato lo scorso 13 luglio dall'amministrazione comunale che prevede l'istituzione di un'unica "isola pedonale" compresa tra via Roma con quella già operativa in piazza Minerva Una soluzione giudicata "penalizzante" secondo il presidente della Confcommercio per gli operatori che lavorano tra via Roma via del Consiglio Reginale via del Crocifìsso via Minerva e via Larga. «È un esperimento che va rivisto - ha detto Romano - non siamo contro la pedonalizzazione in Ortigia ma non si può chiudere una delle strade principali del centro storico dove insistono anche ambulatori medici ed alberghi senza prevedere un sistema integrato di trasporti siano essi minibus o taxi. Si pensi almeno a migliorarla rendendo efficienti i servizi di trasporto senza chiuderla del tutto». Romano nei giorni scorsi ha incontrato il sindaco al quale ha presentato una raccolta di firme di diciannove commercianti della zona che chiedevano il ripristino alla viabilità ordinaria. «È un'ordinanza chiaramente clientelare - ha sottolineato il presidente provinciale della Confcommercio - l'averla emanata il 13 luglio sotto l'impulso di qual- che commerciante vicino all' amministrazione senza condividerla con le associazioni e decidendo di applicarla in un momento di crisi come quello attuale rappresenta un ulteriore errore compiuto dal Comune. Già negli anni scorsi sono stati resi pubblici pareri di urbanisti che hanno spiegato l'impossibilità anche per ragioni di sicurezza di chiudere al traffico due strade centrali come via Roma o via Maestranza». Immediata la replica dell'assessore comunale alla Viabilità Mauro Basile. «Nessun clientelismo dietro all'ordinanza - ha spiegato l'assessore - solamente l'intenzione di rendere fruibile il centro storico durante questo periodo sia ai siracusani che ai tanti turisti. Non mi risultano tutte queste perplessità da parte dei commercianti che anzi hanno accolto con favore questo provvedimento. Si tratta di una soluzione che potrà anche essere rivista ma per le prossime settimane resterà in vigore così. Restiamo disponibili al confronto con commercianti ed associazioni di categoria inoltre come abbiamo sempre fatto per migliorare le condizioni della viabilità nel centro storico».

GUERRA ALLA CRISI, NEGOZI APERTI

Le attività commerciali non chiuderanno per ferie la prossima settimana

WWW.LASICILIA.IT   Sabato, 11 Agosto 2012
Serrande alzate per la settimana di Ferragosto. I commercianti infatti hanno deciso di prendersi il periodo di pausa dal lavoro. Una scelta determinata dalla crisi e dal calo delle vendite anche nella campagna dei ribassi. Non è la totalità dei negozi che rimarrà aperta ma una buona percentuale. Come spiega il presidente provinciale di Confcommercio Sandro Romano. «Ci sono attività che tradizionalmente restano aperte anche nella settimana di ferragosto come i negozi in franchising. A quelle oggi si aggiunge un buon 50% di quei negozi che prima in questo periodo chiudevano per ferie. Si tratta - commenta Romano - di una sorta di legittima difesa da una crisi senza precedenti». I negozi che resteranno aperti saranno quelli delle zone centrali o commerciali. «E chiaro che gli esercizi delle zone periferiche rispetteranno il periodo di pausa considerato che difficilmente potrebbero ottenere risultati dallapertura ». Anche il presidente di Confersercenti Arturo Linguanti afferma che tra i suoi associati la maggior parte terrà aperte le attività. E anche in questo saranno i negozi delle zone centrali. Linguanti però mette in rilievo anche un altro aspetto: «Il nostro turismo fino a oggi è prevalentemente mordi-e-fuggi ma potremmo trarne comunque economia se solo fosse consentita ai visitatori una pausa per lo shopping. Invece le guide che accompagnano i gruppi sono costrette a tappe forzate perchè gli autisti impongono il rientro a orari ristretti non consentendo spesso soste nemmeno per consumare al bar una granita. E come se non bastasse per i pranzi portano i turisti ai self service dei centri commerciali perchè lì trovano il posteggio per i bus. Bisognerebbe interrompere questo circolo vizioso ». Aperti anche gli artigiani. Ne parla Michele Marchese presidente di Casartigiani: «Siamo ormai allottavo anno di Aperti per ferie una nostra iniziativa in cui anche in questo periodo sono garantiti alcuni servizi. Come gli altri anni hanno aderito 9 ditte di autoriparazione 3 di assistenza climatizzatori e impianti a gas 3 di servizi ecologici 2 di soccorso stradale 2 taxi. Abbiamo distribuito nelle aree di servizio e negli alberghi i depliant con le indicazioni del caso». Anche nei mercati rimarra intatto il numero delle bancarelle. «Senza soldi non ci si possono permettere le ferie ma non solo: si deve cercare di recuperare quel minimo per campare le famiglie e pagare le tasse che abbiamo ormai in scadenza ravvicinata - precisa Paola Gianì presidente dellassociazione dei venditori ambulanti che però punta a rincuorare gli operatori del settore -. Credo che prima o poi si uscirà da questo tunnel. si tratta di resistere per quanto mi rendo conto quanto sia difficile».

ELEZIONI, LE REGOLE DI ROMANO «FUORI I SODALI DI LOMBARDO»

POLITICA. Il presidente della Confcommercio sbarra la strada ai sostenitori dell'ex governatore

WWW.GDS.IT   Martedì, 07 Agosto 2012
«Un passo indietro dalla deputazione regionale siracusana che ha sostenuto il governo Lombardo il territorio ha bisogno di rappresentanti che sappiano portare investimenti ed occupazione non soldatini premiati con consulenze e assessorati». L'affondo è del presidente provinciale della Confcommercio Sandro Romano che ieri mattina nella sede di via Laurana non ha lesinato critiche alla rappresentanza dei deputati presenti all'Ars per «l'inconsistenza dei risultati e dell' azione politica condotti negli ultimi cinque anni». «Abbiamo predisposto un ruolo attivo in vista delle prossime elezioni regionali - ha spiegalo Romano - per questo abbiamo deciso di monitorare tutti gli alti parlamentari prodotti dai deputati regionali di questa provincia ed al termine fisseremo un incontro in cui sarà siglato un patto per annunciare il sostegno di Confcommercio a coloro che non abbiano indagini o procedimenti penali in corso e soprattutto non siano stati organici al governo di Lombardo». Confcommercio è pronta anche ad indicare i nomi di quelli che non si sono impegnati per il territorio. «Già lo scorso ottobre - ha sottolineato il presidente di Confcommercio - in occasione della presentazione del tavolo permanente sull'occupazione e lo sviluppo siamo stati la prima organizzazione che ha indicato quelli che remavano contro il rilancio e gli investimenti del territorio. Fa piacere che adesso dopo la presa di posizione di Ivan Lo Bello anche quei sindacati che ci avevano criticato si siano ricreduti. Non abbiamo bisogno di rappresentanti politici che si siano resi corresponsabili dello sfascio attuato in provincia dal governo Lombardo o di deputati che a Palermo dimenticano di rappresentare un territorio in grande difficoltà». Ma la conferenza convocata ieri nella sede di via Laurana è servita anche per illustrare le novità inserite nello statuto approvato lo scorso 31 luglio. L'associazione che rappresenta in provincia oltre milleottocento imprese che garantiscono l'occupazione a settemila unità si amplia adesso ed oltre a rappresentare le piccole e medie imprese del settore commercio artigianato servizi e turismo ha istituito altre due sezioni che saranno presentate a settembre e riguarderanno le professioni e gli agenti assicurativi Tra le indicazioni annunciate ieri da Romano ci sono anche alcuni "paletti": il blocco alla rielezione del presidente dopo due mandati consecutivi e l'obbligo per lo stesso presidente di gestire un'attività operativa e non essere quindi un pensionato. Definito inoltre il codice etico regionale che impone l'immediata espulsione per quelle realtà che pur essendo iscritte si dovessero piegare al pagamento del pizzo. Tra le novità introdotte da Confcommercio anche la ratifica dell'incompatibilità per il presidente alla candidatura per qualunque tipologia di elezioni politiche.

PER ALBERGHI E RISTORANTI LA CRISI RASENTA IL DRAMMA

CONFCOMMERCIO DENUNCIA CALI DEL 40% PER GLI HOTEL E DEL 25% PER LA RISTORAZIONE

WWW.LASICILIA.IT   Domenica, 05 Agosto 2012

QUELLI CHE LISOLA NON PIACE

Confcommercio ritiene che la pedonalizzazione del centro storico danneggi molte attività anche a causa della mancanza di adeguati servizi di bus-navetta che condizionano residenti e turisti

WWW.LASICILIA.IT   Sabato, 04 Agosto 2012

BANCHE «CHIUSE», ECONOMIA KO

Confcommercio. Bloccati negli istituti di credito i fondi Jeremie per le Pmi

WWW.LASICILIA.IT   Lunedì, 30 Luglio 2012
«Con il prefetto Renato Franceschelli abbiamo già effettuato una prima analisi suddividendo per banca del calo degli accessi al credito negli ultimi ciqnue anni e il quadro che ne è emerso ha messo in luce la chiusura di fatto da parte degli istituti di credito». Il presidente di Confocmmercio Sandro Romano rimette il dito in una ferita tutta aperta dell'economia del territorio e lo criticando l'atteggiamento assunto da alcune banche. «Il primo dicembre scorso l'Unione europea la Regione Sicilia e alcuni istituti di credito hanno siglato un accordo per dare avvio all'iniziativa denominata "Jeremie Sicilia" che destina fondi per il microcredito alle piccole e medie imprese. Accordo che segue una selezione da parte dell'Unione Europea per individuare l'intermediario creditizio migliore per supportare le piccole aziende nell'accesso al credito con condizioni vantaggiose spingendole verso un percorso di maggiore consapevolezza del legame tra fonti (bancarie) e impieghi (aziendali) - spiega Romano -. Il programma Jeremie si inserisce nel quadro di una politica di riforma per lo sviluppo delle PMI e la necessità di migliorare il sostegno alle micro-imprese. «Il programma ha l'obiettivo di creare dinamiche e prospettive d'investimento di crescita e di occupazione; da un lato si propone di individuare le tipologie di finanziamento maggiormente carenti rispetto ai bisogni delle ditte del territorio dall'altro di facilitare l'accesso al credito. Ma qui casca l'asino». Romano infatti denuncia come in realtà i fondi siano bloccati nelle banche che rigettano qualsiasi pratica venga loro presentata anche quando le istanze hanno il supporto dei Consorzi fidi. «Una situazione che abbiamo denunciato anche al tavolo per il lavoro alla presenza del minsitro Barca a cui abbiamo prospettato la situazione locale con tutta la sua criticità». Il presidente di Confcommercio rileva il malumore diffuso «dopo mesi di aspettative che si sono alimentate tra gli imprenditori e i giovani aspiranti tali».

SALDI, VENDITE IN FORTE CALO BROCCA: «LA CRISI È EVIDENTE»

CONFCOMMERCIO. Il presidente di Federmoda: «Preoccupano di più le chiusure delle attività»

WWW.GDS.IT   Domenica, 29 Luglio 2012
Oltre il 13 per ccnto in meno di vendite in città nel settore abbigliamento e calzature un trend negativo che però non scoraggia i commercianti. A tre settimane dall'avvio dei saldi si fanno i primi bilanci anche se la speranza di una ripresa dei consumi resta alta. A rendere ufficiali i dati è il presidente provinciale di «Federmoda Sebastiano Brocca l'associazione affiliata a Confcommercio che nel confermare il periodo di crisi sottolinea che l'applicazione degli sconti è mediamente del 40 per cento doè chi applica il 30 e chi il 50 con un decremento di vendite che non si discosta molto dall'anno precedente e dal dato nazionale. «La crisi è evidente - afferma Brocca -ma non vogliamo perdere di vista l'ottimismo e sperare che la ripresa dei consumi arrivi al più presto. Voglio inoltre precisare che i dati registrali sul territorio attestano gli sconti su una media dd 40 per cento dunque nessuna vendita sotto costo o svendite fallimentari e che il calo degli affari e pari al 13 per cento in linea con il dato nazionale. Questo non significa che il territorio non vive un momento di difficoltà ma sicuramente cerca di resistere e difendersi dal particolare momento. I settori commerciali sono lutti in grande difficoltà con la lieve eccezione dell'abbigliamento per uomo che resiste meglio di quello per donna. I commercianti con una tradizione storica sul territorio sono forse quelli che affrontano meglio la crisi». Più allarmante è invece l'accumulo delle cessazioni di attività Secondo una statistica sono infatti circa il 20 per cento le attività che hanno chiuso i battenti. «È un fenomeno in crescita -aggiunge Brocca-che non si riesce ad arginare. Le molte attività che negli ultimi mesi hanno chiuso fra cui molli dei nostri associati sono il risultato di facili aperture o di commercianti che non hanno una tradizione o un marchio nel settore e dunque destinati a durare solo qualche anno. Negli ultimi periodi si è riscontrato un diverso approccio al consumo. Si tende infatti a spendere bene puntando alla qualità e per questo a rivolgersi a chi ha più esperienza nel settore moda e calzature e garantisce garanzia ed assistenza anche dopo la vendila».

TASSA DI SOGGIORNO, DOPO IL NO LE POLEMICHE

COMUNE Il voto del consiglio comunale ha provocato l`immancabile scia di accese discussioni tra i partiti

WWW.GAZZETTADELSUD.IT   Sabato, 28 Luglio 2012
La decisione sulla tassa di soggiorno può rappresentare un primo segnale. Ha sancito ancora una volta se mai ce ne fosse stato bisogno che lopposizione è diventata maggioranza. E quindi si è in attesa della nomina da parte del sindaco di un assessore i cui consiglieri in assemblea possano essere determinanti nelle prossimevotazioni. Anche se le assenze e le astensioni dei consiglieri possono rappresentare già segnali chiari. Giorno 20 agosto inizierà la discussione del bilancio i cui termini per lapprovazione da parte del consiglio dovrebbero scadere giorno 31 pena linvio del commissario. Futuro e libertà i cui consiglieri appaiono più compatti di altra opposizione invita le altre forze attualmente di opposizione a «far nascere un tavolo politico sul quale anche attraverso primarie concretizzare proposte di donne e uomini per la futura guida della Città». Linvitio del leader di Fli Fabio Granata. «Il bagaglio di battaglie e di rappresentanza che costituiscono dovrà essere fondamentale per costruire la svolta delle prossime amministrative e il rilancio della nostra Siracusa. La tassa di soggiorno proposta dallamministrazione Visentin è stata bloccata grazie allazione politica di Fli e al coordinamento delle opposizioni. Ancora una volta Rodante Cavarra e Romano come sul Prg sull'Imu sull'acqua pubblicasugli spazi pubblicitari sul corpo dei vigili urbani e su ogni battaglia di tutela della legalità e di valorizzazione turistica economica e culturale di Siracusa rappresentano una avanguardia di rappresentanza della società civile siracusana». La polemica contro lopposi - zione è innescata invece dal gruppo Grande Sud. «Dispiace  scrive il capogruppo Alberto Palestro  che su argomenti importanti come la eventualità di istituire la tassa di soggiorno il consiglio comunale non abbia esitato una decisione frutto del democratico dibattito che dovrebbe caratterizzare ogni argomenti negli interessi per la collettività e per il territorio per cui si opera politicamente. Nonostante la tanta proclamata concertazione a nulla sono serviti i numerosi tavoli che lammini - strazione comunale ha operato con i rappresentanti e le associazione di categoria e del settore turistico- alberghiero per trovare un punto di incontro che potesse soddisfare le loro richieste e conciliare le esigenze dellammini - strazione comunale». Grande Sud aveva proposto un emendamento che andava incontro alle richieste degli operatori turistici. «Lopposizione ha chiaramente fatto autogol nel respingere prima la richiesta di sospensione di 5 minuti e poi bocciare lo stesso i cui effetti lo stesso settore turistico avrebbe beneficiato. Evidentemente è stato posto un problema esclusivamente politico che non gioverà allo sviluppo turistico del territorio».

DISSERVIZI E STELLE AGLI STABILIMENTI

I presidenti di Confcommercio e Confesercenti criticano la decisione di sindaco e assessore di stilare classifiche

WWW.LASICILIA.IT   Sabato, 28 Luglio 2012
Inventarsi una classificazione degli stabilimenti balneari peraltro non prevista da alcuna norma significa solo esporre i gestori alla mercè dell'assessore comunale di settore Alessandro Zappalà in questo caso e del sindaco Roberto Visentin. Il Comune pensi piuttosto ad assicurare almeno un minimo di decenza e sicurezza alle spiagge libere nonché un minimo di servizi accettabili: accessi al litorale docce pulizia e via discorrendo. Lo affermano sia pure con diverse sfumature i presidenti di Confesercenti Arturo Linguanti e di Confcommercio Sandro Romano. Entrambi contestano la decisione unilaterale del Comune che si è arrogato il diritto di formare graduatorie e assegnare riconoscimenti ai gestori degli stabilimenti balneari. Il tutto senza criteri nè parametri oggettivi prestabiliti senza un organo tecnico di valutazione precostituito senza aver preliminarmente sentito le categorie interessate. Ogni valutazione osservano i due dirigenti di categoria è riservata al sindaco e all'assessore i quali scriveranno l'elenco dei buoni e dei cattivi. Linguanti rilancia: «Data l'inerzia ormai consolidata per le spiagge libere il Comune spenda piuttosto qualche soldo per una iniziativa diversa: un premio ai volontari che "adottino" una spiaggia libera e ne abbiano cura a cominciare dalla pulizia. E per tutta la stagione. Confesercenti sarebbe pronta a contribuire». A sua volta il presidente di Confcommercio Sandro Romano pur dichiarando disponibilità per un eventuale controllo con successivi riconoscimenti agli stabilimenti balneari insiste sulla imprescindibile necessità che siano rispettati determinati requisiti: parametri e criteri oggettivi prestabiliti organi tecnici di valutazione e giudizio intesa preliminare con le categorie interessate come prassi e buon senso vogliono. «Aspettavo una convocazione - afferma Romano - per concordare condizioni criteri parametri eccetera: tutto quanto cioè è necessario per poter stabilire con la necessaria oggettività chi fa meglio e chi peggio. E invece apprendo dalla stampa che sindaco e assessore hanno già deciso tutto». Anche Romano ritorna sul discorso delle spiagge libere per essere più cjiaro cita alcuni esempi di buona gestione. E cita un esempio: le spiagge del litorale ragusano: Cava d'Aliga Donnalucata Sampieri fino a Pozzallo Marina di Ragusa e oltre. Pozzallo in particolare. «Non c'è bisogno di andare a Rimini - afferma ancora il presidente provinciale di Confcommercio - per vedere quel che si può e si deve fare per il litorale. Pozzallo: un lungomare amplissimo e interminabile con tanto di pista ciclabile e uno spazio pedonale enorme fra la strada e il mare. Nessuna costruzione a bordo costa libera quasi tutta la spiaggia e fornita di tutti i servizi: pulizia costante docce e cesti per i rifiuti ogni 100-200 metri e altro ancora. Basterebbe copiare dai vicini per fare qualcosa di buono. E poi a che serve una cosa del genere a fine stagione ormai? Così la storia si ripete in questa città (almeno la storia contemporanea): servizi zero tributi al picco. E' una storia lunga almeno una quindicina d'anni. E si continua così.

CONTI IN ROSSO AL COMUNE «IL CONSIGLIO SI ESPRIMA»

SVILUPPO. Appello del presidente della Confcommercio, Sandro Romano

WWW.GDS.IT   Lunedì, 23 Luglio 2012
«Il consiglio comunale deve salvaguardare gli interessi di tutti i cittadini». Il presidente provinciale della Confcommercio Sandro Romano esprime una "grande preoccupazione" per la situazione finanziaria del Comune dopo il parere sfavorevole espresso dal Collegio dei revisori dei conti rispetto al bilancio di previsione. Romano davanti a "un'esplosione di spese per investimenti senza una ricaduta reale in termini di servizio qualità della vita" si rivolge direttamente ai consiglieri che nelle prossime settimane sa- ranno chiamati a discutere e dove possibile modificare il bilancio. «Se la Regione dovesse inviare un commissario ad acta - sostiene il presidente della Confcommercio - sarebbe una ulteriore tegola sulla testa dei commercianti dei lavoratori e dei professionisti. Con il commissario che avrebbe l'obiettivo di far quadrare i conti la tassazione locale non potrebbe che aumentare a dismisura». Una eventualità questa da evitare considerato il momento di grave crisi economica attraversata da tutto il territo- rio. «Sono fiducioso - aggiunge Romano - che il consiglio non lasci scivolare la propria responsabilità verso chi come nel caso del commissario esterno avrebbe il semplice dovere di applicare delle regole economiche. L'aula ha il dovere politico oltre che morale di applicare tutte quelle strategie per risolvere i problemi che affliggono la società». Romano lancia poi un segnale chiaro in vista dei futuri appuntamenti elettorali. «La nostra associazione - conclude il presidente della Confcommercio - si mobiliterà a favore di quanti tenteranno di allontanare la minaccia di commissariamento del bilancio apportando quei correttivi a favore delle famiglie delle imprese e dei lavoratori».
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